Se impari davvero a vivere interamente nel qui e ora, non esiste più la routine, esiste solo una catena infinita di eventi unici, incontri unici e momenti unici.
– Wim Wenders –

A trent’anni da Tokyo-Ga Wim Wenders è tornato in Giappone, per cui ha confessato autentica nostalgia, per raccontare la storia di un uomo semplice, che a un certo punto della sua vita ha scelto di vivere nutrendosi dell’essenziale, dedicando cura e totale attenzione anche alle azioni più piccole e – apparentemente – insignificanti; perché comunque, anche i momenti in cui siamo ‘costretti’ a svolgere attività imposte da impegni quotidiani, che non ci piacciono affatto e di cui faremmo volentieri a meno, sono anche quelli attimi d’esistenza e non c’è nessun buon motivo al mondo perché vengano sprecati senza essere vissuti.
Hirayama è un addetto alla pulizia dei bagni pubblici di Tokyo, con meticolosa precisione assolve il suo compito con abnegazione, anche andando a sopperire la negligenza di altri che lavorano al suo fianco. È un uomo capace di mettere la stessa completa dedizione in ogni singola azione della giornata, che nel tempo libero nutre la sua anima ricercando la bellezza, nella lettura di un libro, nell’ascolto di un brano musicale o coltivando la passione di scattare fotografie con una vecchia macchina analogica, avendo come unici soggetti gli alberi e i komorebi. Con questo termine la poesia insita nel linguaggio giapponese definisce fuggevoli manifestazioni della natura, che dal nulla nascono e nel nulla scompaiono velocemente, metafora perfetta della transitorietà dell’esistenza umana, come il gioco di ombre prodotto sul muro dalle foglie cadenti, quando danzano nel vento illuminate dai raggi del sole. Uno di questi brevissimi istanti ha riconsegnato Hirayama alla vita nel momento più buio del suo passato, che piano piano riemerge, svelato attraverso una serie di incontri con persone diverse, a cui l’uomo si avvicina sempre con l’estrema apertura e libertà che lo contraddistinguono.

Scritto dallo stesso Wim Wenders con Takuma Takasaki, Perfect days nasce da un progetto per valorizzare la bellezza architettonica dei bagni pubblici di Tokyo, realizzati da famosi architetti, e per sottolineare anche il senso dell’accoglienza che permea la cultura del Sol Levante, per cui i servizi igienici non sono semplicemente tali come pensa l’Occidente, ma veri e propri presidi con una propria sacralità. …e chiunque abbia avuto occasione di recarsi in Giappone ne è testimone.

La figura di un uomo dedito a lavori umili, addirittura ‘degradanti’ per la mentalità occidentale contemporanea ossessionata dal successo e dalla coltivazione ipertrofica dell’ego, è davvero rivoluzionario e fuori moda; Wim Wenders con questo film realizza un’opera capace di parlare direttamente al cuore, anche e soprattutto, grazie alla prova straordinaria del suo protagonista Kôji Yakusho, che non a caso ha vinto il premio per questa interpretazione al Festival di Cannes.

Perfect days di Wim Wenders trae il titolo dalla canzone omonima di Lou Reed presente in una sequenza, il cineasta tedesco non credeva che una partitura originale si adattasse alla storia, così le vecchie musicassette che Hirayama ascolta fanno da colonna sonora al film; un’Emozione Visiva davvero toccante che sarà finalmente sugli schermi italiani il 4 gennaio distribuita da Lucky Red.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Locandina italiana
  2. Vivere qui e ora, l’unico modo sano di attraversare l’esistenza
  3. Gli incontri che fanno riemergere il passato sepolto di Hirayama
  4. Lo straordinario Kôji Yakusho, premiato a Cannes miglior interprete maschile
    © 2023 Master Mind Ltd. / Spoon Inc. / Wenders Images GbR

IN COPERTINA

Kôji Yakusho è il protagonista Hirayama riconciliato con l’universo
© 2023 Master Mind Ltd. / Spoon Inc. / Wenders Images GbR

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: Perfect days
  • Regia: Wim Wenders
  • Con: Kôji Yakusho, Tokio Emoto, Arisa Nakano, Aoi Yamada, Yumi Asô, Sayuri Ishikawa, Tomokazu Miura, Min Tanaka
  • Sceneggiatura: Wim Wenders, Takuma Takasaki
  • Fotografia: Franz Lustig
  • Musica: Velvet Underground, Otis Redding, Patti Smith, Kinks, Lou Reed e altri
  • Montaggio: Toni Froschhammer
  • Scenografia: Towako Kuwajima
  • Costumi: Daisuke Iga
  • Produzione: Koji Yanai con Wim Wenders e Takuma Takasaki in coproduzione con Reiko Kunieda, Keiko Tominaga, Kota Yabana e Yasushi Okuwa per Master Mind Ltd., Spoon Inc. e Wenders Images GbR
  • Genere: Essenziale
  • Origine: Giappone, 2023
  • Durata: 124′ minuti