Marco Montes è un allenatore di basket professionista, in difficoltà con la gestione delle proprie emozioni e sempre in fuga dalle responsabilità delle relazioni personali. Una sera, in seguito a uno scontro violento con un superiore sul campo di gioco, si mette alla guida in stato di ebrezza e ha la sfortuna di avere un piccolo incidente con una macchina della polizia.
In alternativa al carcere il giudice condanna Marco a svolgere per novanta giorni un’attività socialmente utile, assegnandolo all’associazione Los Amigos con il compito di allenare la loro squadra di basket composta di persone con problemi psichici e deficit intellettivi.
Davanti alle prime difficoltà Marco vorrebbe mollare, ma non ha alcuna possibilità di scelta e Julio, il direttore dell’associazione, lo invita a porsi come obiettivo lo sviluppo di una socializzazione tra i ragazzi per dare loro momenti di gioco e felicità, tralasciando ogni velleità agonistica; ma quella che era iniziata come un’imposizione si trasforma in un’occasione unica, per cambiare la propria visione del concetto di ‘normalità’, creare un vero spirito di squadra e affrontare la propria personale disabilità emotiva.
Non ci resta che vincere di Javier Fesser mischia commedia e film sportivo per raccontare una storia che non brilla particolarmente per originalità, ma la scelta vincente di adottare un sguardo ironico, venato di cinismo, che non indulge alla commiserazione, unito al coinvolgimento di attori realmente affetti da disabilità mentali alla loro prima esperienza cinematografica, consente di evitare tutta la retorica dei buoni sentimenti che un soggetto così rischia sempre di scatenare.
Javier Gutiérrez è straordinario in un ruolo tanto diverso da quello che lo ha imposto all’attenzione, facendogli vincere il Premio Goya 2015 per la sua interpretazione, in La isla minima di Alberto Rodríguez. La carica umana degli attori non professionisti, che senza filtri hanno portato la loro diversità davanti alla macchina da presa, genera forti sentimenti di tenerezza nei loro confronti, una simpatia per persone con cui nella vita reale avremmo difficoltà a relazionarci.
Riflessione centrale nel film è infatti la considerazione che l’ignoranza, ma soprattutto la paura di rapportarsi a individui che per loro natura appaiono imprevedibili, produce comportamenti offensivi creando insensate barriere con il resto del mondo. Non ci resta che vincere affronta anche il tema della responsabilità che ognuno, come membro di una comunità civile, deve avere nei confronti del prossimo e senza retorica ridimensiona l’esasperato agonismo della società in cui viviamo.
Scelto per rappresentare la Spagna nella corsa all’Oscar per il miglior film straniero Non ci resta che vincere è adesso nelle sale italiane distribuito da Movies Inspired in collaborazione con Bim.
Didascalie immagini
- Locandina italiana
- Javier Gutiérrez è l’allenatore Marco Montes
- I ragazzi della squadra Los Amigos
- Attori non professionisti portano sullo schermo la loro verità
- Juan Margallo è Julio direttore dell’associazione / La squadra in trasferta / Athenea Mata è Sonia, la moglie di Marco
© 2018 Rey de Babia AIE / Películas Pendelton SA / Morena Film SL / Telefónica Audiovisial Digital SLU / RTVE
IN COPERTINA
Javier Gutiérrez è Marco Montes, con la squadra dei Los Amigos
© 2018 Rey de Babia AIE / Películas Pendelton SA / Morena Film SL / Telefónica Audiovisial Digital SLU / RTVE
SCHEDA FILM
- Titolo originale: Campeones
- Regia: Javier Fesser
- Con: Javier Gutiérrez, Athenea Mata, Juan Margallo, José De Luna, Sergio Olmos, Jesús Vidal, Gloria Ramos, Alberto Nieto, Julio Fernández, Jesús Lago Solís, Fran Fuentes, Roberto Chinchilla, Stefan López, Luisa Gavasa, Luis Bermejo, Daniel Freire, Mariano Llorente, Laura Barba, Vicente Gil, Itziar Castro, Yiyo Alonso, Chani Martín
- Soggetto: David Marqués
- Sceneggiatura: David Marqués, Javier Fesser
- Fotografia: Chechu Graf
- Musica: Rafa Arnau
- Montaggio: Javier Fesser
- Scenografia: Javier Fernández
- Costumi: Ana Martínez Fesser
- Produzione: Luis Manso, Alvaro Longoria, Javier Fesser e Gabriel Arias-Salgado in associazione con Alexandra Lebret per Películas Pendelton, Morena Films, Rey de Babia AIE e Movistar+ in coproduzione con RTVE in associazione con Marenostrum Productions
- Genere: Commedia
- Origine: Spagna, 2018
- Durata: 124′ minuti