Il ricco americano Bob Fredericks vive a Parigi nel grande palazzo storico che fu del nonno francese, con la seconda moglie Anne, i loro due bambini e la servitù guidata dalla governante spagnola Maria che fa marciare ogni attività della casa alla perfezione, come il meccanismo di un orologio.
Dietro le apparenze però la ricchezza ostentata non è più quella d’un tempo, banche creditrici incalzano e Bob per mantenere un alto tenore di vita ha messo in vendita il Caravaggio che da tre generazioni fa bella mostra di sé nella sala da pranzo. A corto di liquidità, per accelerare la transazione – che esige prima di tutto l’autenticazione del dipinto come opera certa di Michelangelo Merisi – Anne ha organizzato una cena per un ristretto gruppo di ospiti ben selezionati: il nobile inglese esperto d’arte che dovrà certificare il quadro, il miliardario francese con signora che vuole procedere all’acquisto, un pianista bambino col maestro per musicare la serata e pochi altri ospiti scelti. L’arrivo improvviso di Steven, figlio di primo letto del padrone di casa ne manda nel panico la consorte, quando realizza che l’ospite inatteso ha fatto salire a tredici il numero dei commensali; una catastrofe che fin dall’Ultima Cena del Cristo – soggetto del dipinto in vendita – ha alimentato il timore di sciagure. Per correre ai ripari madame Anne apre a Maria il suo guardaroba e – rivestita con indosso le sue scarpe buone: “Nessuna donna ricca ha il 41!” – le impone di sedere a tavola tra i facoltosi ospiti, facendola passare per una misteriosa amica spagnola; un piccolo innocente stratagemma dalle conseguenze imprevedibili.
Madame di Amanda Sthers è una commedia intelligente che con ironia pungente mette alla berlina un certo atteggiamento classista di disprezzo che le persone ricche nutrono verso il personale di servizio di cui, in molti casi, non saprebbero fare a meno. Scritto dalla regista con il contributo di Matthew Robbins – autore di sceneggiature per Steven Spielberg e Guillermo Del Toro – il film mette a nudo il complesso d’inferiorità, latente in chi non sa valutare le cose con metro diverso dal denaro, incarnato dal personaggio di Anne che non a caso dà il titolo al film.
Con leggerezza Madame fa una rilettura moderna della fiaba di Cenerentola, con un aggiornamento così all’avanguardia da sostituire l’inerzia della fanciulla in attesa del principe azzurro con il forte temperamento di una donna emancipata, capace di determinare il suo destino. Un gruppo di ottimi commedianti di razza alza il livello di una sceneggiatura frizzante, ricchissima di battute esilaranti che fanno bersaglio anche dei più diffusi luoghi comuni sulle caratteristiche nazionali di inglesi, francesi e americani degli Stati Uniti.
Rossy De Palma per la prima volta vera protagonista, sfodera tutta la sua esuberante empatia nel ruolo di Maria che Amanda Sthers ha creato su misura per lei. Due veterani di gran classe come Harvey Keitel e Toni Collette danno vita ai coniugi Bob e Anne Fredericks, ognuno prigioniero a suo modo di una gabbia dorata; lui di uno stile di vita che non può più permettersi, lei ricattata dal passare degli anni e non avendo mai conosciuto sentimenti d’Amore, teme di essere rimpiazzata da un ‘modello’ più giovane. L’irlandese Michael Smiley è l’esperto d’arte David Morgan.
Nel mondo di Anne, fatto di un illusorio controllo assoluto, le certezze non possono essere smarrite; la donna pretende che sia la realtà ad adattarsi alla sua visione senza Amore, ma il figliastro Steven – Tom Hughes – è elemento di disturbo che porta il caos con divertimento. Acquisito nel listino di Koch Media, Madame dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – raggiungere gli schermi italiani il prossimo 30 agosto.
Didascalie immagini
- Locandina originale
- Madame impone: il panico di Maria, le sue scarpe stravaganti, l’imbarazzo davanti al Caravaggio
- Toni Collette è Madame Anne / Michael Smiley è David Morgan, Tom Hughes è Steven / Harvey Keitel è Bob
- Come Cenerentola: Il palazzo, a servizio, il castello del ‘principe azzurro’
- Rossy De Palma è Maria / I coniugi Fredericks / Steven è l’elemento di ‘disturbo’
© 2017 LGM Cinéma / Studiocanal / PM
IN COPERTINA
Rossy De Palma e Toni Collette sono Maria e ‘Madame’ Anne Fredericks
© 2017 LGM Cinéma / Studiocanal / PM
SCHEDA FILM
- Titolo originale: Madame
- Regia: Amanda Sthers
- Con: Toni Collette, Harvey Keitel, Rossi De Palma, Michael Smiley, Tom Hughes, Stanislas Merhar, Joséphine de la Baume, Brendan Patricks, Tim Fellingham, Sue Cann, Violaine Gillibert, Ariane Seguillon, Amélie Grace Zhurkin, James Foley, Sonia Rolland, Ginnie Watson, Noah Labastie, Eric Zorgniotti, Alex Vizoreck, Fay Benedict, Salomé Partouche, Guy Maruani, Matthew Gledhill, Anissa Bonnefont, Philippine Pierre Brossolette, Guila Clara Kessous, Ary Abittan
- Soggetto: Amanda Sthers
- Sceneggiatura: Amanda Sthers, Matthew Robbins
- Fotografia: Régis Blondeau
- Musica: Matthieu Gonet
- Montaggio: Nicolas Chaudeurge
- Scenografia: Hérald Najar
- Costumi: Charlotte Betaillole
- Produzione: Cyril Colbeau-Justin, Jean-Baptiste Dupont, Alain Pancrazi e Laurent Bacrí per LGM Cinéma, Studiocanal e PM con la partecipazione di Canal+, Ciné+ e C8
- Genere: Commedia
- Origine: Francia, 2017
- Durata: 91′ minuti