Periferia di Napoli, territorio di Camorra dove il potere della malavita domina incontrastato e lo Stato si concretizza in un elicottero che sorvola dall’alto la zona, o nei poliziotti che impegnati in un blitz non fanno attenzione a distruggere il frutto della fatica di chi nel degrado cerca di coltivare un orto, simbolo di etica caparbia resistenza.
In questo contesto Giovanna ha fondato e dirige ‘La Masseria’ un centro per bambini, ma pronto ad accogliere anche famiglie intere in difficoltà, dove i ragazzi vengono letteralmente strappati alla strada e coinvolti in attività ludiche e di laboratorio, tra lucertoloni di cartapesta e il meccanico Mr Jones nato assemblando parti di biciclette.
Un giorno la piccola casupola dentro il parco del centro accoglie una donna con i suoi bambini, moglie di un boss detenuto per un efferato omicidio, e la comunità si spezza; Giovanna vuole affermare un principio di solidarietà verso chi tenta a fatica di uscire dall’ambiente criminale, ma si scontra con la paura e l’incomprensione di chi – genitori, insegnanti di scuola, forze dell’ordine – si sente tradito da quella scelta, oltraggiato dall’inquinamento di uno spazio che si pretende immune al mondo circostante dominato dall’arroganza.

Il regista Leonardo Di Costanzo torna a dirigere con L’intrusa una storia forte, capace di muovere riflessioni senza la pretesa di fornire risposte, a cinque anni dall’esordio nel lungometraggio di finzione con L’intervallo, sceglie di nuovo un taglio laterale per parlare, non tanto di camorra, ma della vita di chi è costretto a conviverci. Facendo tesoro di esperienze nel documentario, straordinario e toccante Odessa firmato nel 2006 con Bruno Oliviero, il cineasta riesce nella non facile impresa di dare pulsante verità alla finzione della messa in scena.

Figlio del Neorealismo il cineasta fa propria la grande lezione di quella stagione del nostro Cinema, utilizzando interpreti che non sono attori professionisti; la protagonista Raffaella Giordano ad esempio è prevalentemente coreografa e ballerina che, pur frequentando anche la scena teatrale, su grande schermo era apparsa solo nel piccolo ruolo della madre di Giacomo Leopardi in Il giovane favoloso di Mario Martone. Come già nel film precedente Di Costanzo dimostra ancora una volta una speciale abilità nel far recitare i bambini, di una spontaneità sorprendente, qui fondamentali per la sincerità del progetto.

Dalla piccola Rita figlia del pericoloso boss Bernardino Amitrano, interpretata da Martina Abbate, al mutismo di Ernestina testimone di brutalità, cui presta una dolcezza naturale Alessandra Esposito, L’intrusa può vantare un gruppo affiatato di piccoli esordienti perfettamente a loro agio davanti alla macchina da presa come gli adulti: Valentina Vannino nel ruolo di Maria madre di Rita e Anna Patierno, con esperienze all’attivo sulle tavole del palcoscenico, in quello di Sabina collaboratrice volontaria di Giovanna.
Sequenze quotidiane, fatte di piccole cose, riescono anche a far respirare in modo molto tangibile la paura di vivere a contatto con un mondo violento e criminale.

Presentato con successo nella sezione Quinzaine des Réalisateurs all’ultimo Festival di Cannes, L’intrusa è un film importante che invita a comprendere la fragilità di chi vorrebbe affrancarsi dall’ambiente violento in cui si è trovato coinvolto; esposta all’aggressività di bambini che replicano discorsi ascoltati dai grandi, quella muta richiesta di aiuto pone l’attenzione sulle vittime meno visibili, ma non per questo meno bisognose di essere comprese e salvaguardate. Il film sarà nelle sale italiane dal prossimo 28 settembre distribuito dalla Cinema Srl di Valerio De Paolis, da non perdere.

Dettagli

Didascalie immagini

Locandina italiana
Giovanna / Rita interpretata dalla piccola Martina Abbate
Leonardo Di Costanzo sul set
Raffaella Giordano è Giovanna
Valentina Vannino è Maria, moglie del boss / Il conflitto esteso dagli adulti ai bambini
© 2017 Tempesta Film / Amka Film Productions / Capricci / RSI Radiotelevisione svizzera

IN COPERTINA:
Rita, vittima inconsapevole delle azioni criminali del padre
© 2017 Tempesta Film / Amka Film Productions / Capricci / RSI Radiotelevisione svizzera

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: L’intrusa
  • Regia: Leonardo Di Costanzo
  • Con: Raffaella Giordano, Valentina Vannino, Martina Abbate, Anna Patierno, Marcello Fonte, Gianni Vastarella, Flavio Rizzo, Maddalena Stornaiuolo, Riccardo Veno, Emma Ferulano, Giovanni Manna, Vittorio Gargiulo, Alessandra Esposito, Flora Faliti, Francesca Zazzera, Maria Noioso, Christian Giroso, Carmine Paternoster
  • Sceneggiatura: Leonardo Di Costanzo, Maurizio Braucci, Bruno Oliviero
  • Fotografia: Hélène Louvart
  • Musica: Marco Cappelli, Adam Rudolph
  • Montaggio: Carlotta Cristiani
  • Scenografia: Luca Servino
  • Costumi: Loredana Buscemi
  • Produzione: Carlo Cresto Dina per Tempesta Film con Rai Cinema coprodotto da Amka Film Productions e Capricci in coproduzione con RSI Radiotelevisione svizzera e ZDF - Das Kleine Fernsehspiel in collaborazione con Arte e con il supporto di Eurimages con la partecipazione di Aide Aux Cinémas Du Monde Centre National Du Cinéma Et De L'image Animée
  • Genere: Drammatico
  • Origine: Italia / Svizzera / Francia, 2017
  • Durata: 95' minuti