Napoli, primi anni ’80.
Una festa di carnevale in ambiente scolastico, bambini e genitori impegnati nelle danze mentre sulle note del Letkiss – noto ballo anni ’60 del compositore finlandese Erik Lindström – la macchina da presa mostra in primo piano le scarpe, dei ballerini che saltellano in fila, col titolo a grandi lettere che fa irruzione sullo schermo dando forma visiva alla metafora dei lacci che non sono quelli utili a legare le scarpe, ma in senso figurato quelli affettivi che possono serrare a tal punto da ostacolare una crescita personale.
Inizia così Lacci l’ultimo film firmato da Daniele Luchetti, da lui scritto con Francesco Piccolo insieme allo scrittore Domenico Starnone già autore dell’omonimo romanzo epistolare a cui si ispira la sceneggiatura, che ha esordito fuori concorso lo scorso settembre come film d’apertura alla 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia.
Aldo e Vanda sono una coppia ancora giovane con già dodici anni di vita in comune alle spalle e i due figli Anna e Sandro, quando proprio dopo la festa di carnevale, rimasti soli in cucina a tarda sera, devono affrontare la tempesta scaturita da un’improvvida rivelazione: lui confessa alla moglie un’infedeltà coniugale innescando gli eventi che segneranno ferocemente, in un modo o nell’altro, la vita futura di ogni singolo componente della famiglia.
Diviso in tre movimenti che adottano via via i punti di vista diversi dei personaggi coinvolti, Lacci abbraccia un arco di trent’anni e la sua struttura narrativa, che spezza la linearità temporale andando avanti e indietro nel tempo, genera ripetuti colpi di scena; un thriller dei sentimenti che a ogni rivelazione demolisce la mappa dei moventi consolidata fin lì, rimettendo in discussione azioni e intenzioni, focalizzando il racconto su pochi momenti emblematici e significanti.
La messa in scena di figure irrisolte – immature sottomesse al proprio ego o legate ostinatamente a forme esteriori, ormai vuoto simulacro dei sentimenti – genera riflessioni su quale può essere il modo migliore di vivere, in presenza di cicatrici interiori incancellabili con le quali ognuno è chiamato a confrontarsi per sempre: è preferibile tentare una rimozione negando l’origine del dolore, anziché inseguire sempre e comunque il valore della Verità e di una più sana accettazione?
Per rappresentare il cambiamento dei personaggi nel corso del tempo Luchetti sceglie di dividere lo stesso ruolo tra attori diversi, così noti forse anche per sottolineare pirandelliane immagini multiple che convivono nella realtà di ogni persona; in questo il film è ardito nell’esigere l’identificazione nel personaggio di Vanda di due attrici senza somiglianza come Alba Rohrwacher e Laura Morante, molto più che con Luigi Lo Cascio e Silvio Orlando – tutti superlativi – nei panni di Aldo.
Rimozioni e reticenze dei personaggi richiedono al pubblico ruolo attivo nel riempire i vuoti narrativi del racconto e – forse casualmente – la sequenza nello studio della radio dove il protagonista lavora, con l’uomo impegnato a fischiare nel microfono il cinguettio degli uccelli, pare un omaggio citazione a Il conformista creando un legame ideale tra l’Aldo Di Simone di Lacci e il Marcello Clerici del capolavoro di Bernardo Bertolucci, entrambi uomini senza identità in fuga dai propri sentimenti.
Lacci evidenzia come sia quasi inevitabile che persone irrisolte finiscano col riprodurre incompiutezze emotive, se rabbia e rancori scorrono invisibili, ma ben percepibili sotto l’apparenza delle cose. Dopo una fugace uscita in sala prima della chiusura imposta a fine ottobre, adesso Lacci di Daniele Luchetti è disponibile in dvd e merita di essere recuperato.
Didascalie immagini
- Locandina italiana
- Il giorno del ballo come ultimo momento d’incondizionata serenità
- Momenti capaci di lasciare indelebili tracce interiori
- Luigi Lo Cascio e Silvio Orlando sono Aldo
- Alba Rohrwacher e Laura Morante sono Vanda
- Giovanna Mezzogiorno e Adriano Giannini sono Anna e Sandro adulti
© 2020 IBC Movie Srl
IN COPERTINA
Luigi Lo Cascio e Alba Rohrwacher sono i giovani coniugi Aldo e Vanda Di Simone
© 2020 IBC Movie Srl
SCHEDA FILM
- Titolo originale: Lacci
- Regia: Daniele Luchetti
- Con: Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Laura Morante, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno, Adriano Giannini, Linda Caridi, Francesca De Sapio, Vito Vinci, Simona Tabasco, Antonella Monetti, Joshua Francesco Luis Cerciello, Giulia De Luca, Giovannino Esposito, Sveva Esposito, Sofia Luchetti, Vittoria Leone, Adele Gallo, Ignazio Senatore, Antonio Palmese, Raffaele Parisi
- Soggetto: Domenico Starnone dal suo romanzo omonimo
- Sceneggiatura: Domenico Starnone, Francesco Piccolo, Daniele Luchetti
- Fotografia: Ivan Casalgrandi
- Montaggio: Daniele Luchetti e Ael Dallier Vega in collaborazione con Chichi Taddeucci e Gabriel Gonzalez
- Scenografia: Andrea Castorina
- Costumi: Massimo Cantini Parrini
- Produzione: Beppe Caschetto in associazione con Valentina Merli per IBC Movie Srl con Rai Cinema in associazione con MK2 Films e Misia Films
- Genere: Drammatico
- Origine: Italia, 2020
- Durata: 100′ minuti