Esordio alla regia di un lungometraggio per l’attore Matthew J. Saville, Juniper – un bicchiere di gin è un’opera molto personale, nata da una sceneggiatura a lungo meditata che, dopo una serie di anteprime nelle arene estive in agosto, sarà nelle sale italiane il prossimo 3 ottobre distribuito da Trent Film.
Nuova Zelanda, anni Ottanta del Novecento. Il diciassettenne Samuel ‘Sam’ Stevenson, tornando a casa dal college, viene a sapere che la madre di suo padre Robert, con cui non ha rapporti stretti e non ha mai chiamato nonna, in seguito alla frattura di una gamba e conseguentemente all’esigenza di essere assistita, si trasferirà dall’Inghilterra a vivere con loro insieme alla sua infermiera personale Sarah. Condizionato dai rapporti piuttosto freddi tra Robert e sua madre Ruth, che non ha mai avuto troppa inclinazione alla maternità, e dal disagio per la presenza in casa di un’estranea, nonostante il legame di sangue, che va ad occupare la stanza che fu della sua mamma scomparsa appena un anno prima, Sam si approccia all’anziana signora prevenuto e già colmo di rabbia, assecondato anche dalla sfrontata scortesia della donna che, incline al consumo di alcolici, sembra voler fare tutto il possibile per tenere gli altri a distanza.
Tra l’assenza del padre costretto per lavoro ad andare a Londra e l’abnegazione di Sarah nel voler portare l’anziana alcolista alla redenzione, Sam e Ruth inizieranno uno scontro scaturito dal loro somigliarsi più di quanto vorrebbero ammettere a se stessi; l’incontro di due anime dolenti, per motivi estremamente diversi, destinato a cambiare entrambi creando una connessione tra loro che va oltre la condivisione, instaurando una toccante comprensione di inattesa profondità.

Il regista, autore anche del copione originale, ha tratto ispirazione dalla sua stessa adolescenza, in cui sua nonna paterna Heather, un passato di corrispondente dal fronte nella guerra civile spagnola e una forte predilezione per la bottiglia, si è trasferita nella sua casa con un femore rotto, ma anche dagli anni in un collegio nella città di Hamilton con un alto tasso di suicidi tra gli studenti. Due spunti biografici da cui sono germogliati i personaggi principali di Sam e Ruth.

Charlotte Rampling presta il suo carisma ancora intatto alla figura dell’anziana dispotica, al primo film da protagonista il giovane neozelandese George Ferrier incarna il disagio di Sam, insieme danno forma sullo schermo a una storia sul valore dell’accettazione. In ogni stagione della vita accettare ciò che ci accade, nel bene come nel male, è il modo più sano per affrontare l’esistenza imparando l’arte della sopravvivenza al dolore, indispensabile per ritornare a vivere o prepararsi al passaggio finale.

Girato interamente in Nuova Zelanda, nella regione di Tāmaki Makaurau corrispondente all’area intorno alla città di Auckland, Juniper – un bicchiere di gin di Matthew J. Saville è un dramma che deve molto alla presenza della sua protagonista, sempre capace di fare la differenza.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Locandina italiana
  2. I paesaggi sconfinati della Nuova Zelanda, tra spinte suicide e rapporti conflittuali
  3. Márton Csókás è Robert, il padre di Sam / Edith Poor è l’infermiera Sarah / Sam e i suoi compagni
  4. Charlotte Rampling e George Ferrier sono Ruth e suo nipote Sam
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    © 2021 Juniper Productions Ltd / 2024 Trent Film

IN COPERTINA

Sam e Ruth, interpretati da George Ferrier e Charlotte Rampling
© 2021 Juniper Productions Ltd / 2024 Trent Film

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: Juniper
  • Regia: Matthew J. Saville
  • Con: Charlotte Rampling, Márton Csókás, George Ferrier, Edith Poor, Carlos Muller, Tane Rolfe, Cameron Carter-Chan, Carlos Rakete, Maaka Pohatu, Adam Gardiner, Byron Coll, Eryn Wilson, Katherine Kennard, Isla Jackson, Maddy Diack, Sabrina Yarndley
  • Sceneggiatura: Matthew J. Saville
  • Fotografia: Marty Williams
  • Musica: Marlon Williams, Mark Perkins
  • Montaggio: Peter Roberts
  • Scenografia: Chris Elliot
  • Costumi: Jane Holland, Jaindra Watson
  • Produzione: Desray Armstrong e Angela Littlejohn per Sandy Lane Productions e Long + Short Story Studio, the New Zealand Film Commission in associazione con Celsius Entertainment
  • Genere: Drammatico
  • Origine: Nuova Zelanda, 2021
  • Durata: 91′ minuti