Antonio Barracano è un ‘uomo d’onore’ che seguendo propri criteri morali amministra la giustizia in una delle zone più antiche di Napoli, riempiendo nell’illegalità uno spazio lasciato vuoto dall’assenza dello Stato; chi non ha santi in paradiso e vuole essere tutelato a lui si rivolge, per tentare di redimere conflitti o ricomporre torti subiti.
A fianco del ‘sindaco’ il dottore Fabio Della Ragione, laureato in medicina figlio di una famiglia bene della città, che da anni ne coadiuva e sostiene le attività, ma che ha appena deciso di abbandonare Napoli per gli Stati Uniti, nella costernazione del suo capo che non sembra troppo disposto a lasciarlo andare.
Una mattina si presenta in casa Barracano con fidanzata incinta al seguito il figlio di un fornaio, Rafiluccio Santaniello, che dichiara al padrino la ferma intenzione di uccidere suo padre, ritenuto responsabile delle difficoltà che incontra a trovare un impiego. Con l’esigenza di raggiungere un’indipendenza economica, divenuta pressante davanti alla prossima paternità, il giovane è spinto alla disperazione dal mancato inserimento nell’attività di famiglia da parte del genitore, che getta discredito sulla sua persona agli occhi di altri possibili datori di lavoro. Riconoscendo nel sentimento di vendetta del ragazzo lo stesso furore che in gioventù ha impresso direzione criminale alla sua vita, Antonio Barracano decide di convocare il padre del potenziale omicida, Arturo Santaniello, e adoperarsi per una riconciliazione.
Dopo il bellissimo Capri revolution dello scorso anno, Mario Martone affronta per la prima volta un testo di Eduardo e traduce in linguaggio cinematografico un’esperienza teatrale portata avanti negli ultimi due anni alla periferia di Napoli, con un gruppo di giovani attori in un laboratorio di sperimentazione che tanto ricorda quelli frequentati agli esordi dal cineasta partenopeo – da Falso Movimento a Teatri Uniti – rimasto comunque sempre legato alle tavole del palcoscenico.
Il film tratto da Il sindaco del rione Sanità porta sullo schermo integralmente senza alterazioni il testo originale attualizzandolo ad oggi e cambiando l’età anagrafica del protagonista, interpretato con vigore dal quarantenne Francesco Di Leva, che nell’opera teatrale era un settantacinquenne. Un’operazione che non è soltanto aggiornamento ai tempi contemporanei in cui i capi camorra sono sempre più giovani, ma colora il testo d’inedite sfumature offrendo opportunità per nuove riflessioni.
La malinconia di un uomo d’altri tempi al tramonto della vita, che permea l’opera scritta nel 1960, diventa qui tensione per l’amara consapevolezza del giovane Barracano di appartenere a un ambiente in cui è difficile morire serenamente a tarda età. Cambiamento anagrafico condiviso da Luca De Filippo, che prima della scomparsa ha creato un progetto di recupero per giovani emarginati attraverso l’attività teatrale, ribadendo la modernità dell’opera di suo padre.
In quest’ottica Il sindaco del rione Sanità assume valore di monito anche per le nuove generazioni, perciò regista e attori protagonisti – i bravissimi Francesco Di Leva, finalmente in un ruolo capace di dargli maggior visibilità, e Massimiliano Gallo in quello del fornaio Arturo Santaniello – si sono detti particolarmente felici dell’assegnazione del Leoncino d’Oro Agiscuola 2019 al film e agli attori, il premio Pasinetti assegnato dai giovani del sindacato critici cinematografici italiani.
Dopo l’esordio in concorso alla 76ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia finalmente Il sindaco del rione Sanità di Mario Martone sarà nelle sale italiane, dal 30 settembre al 2 ottobre, disponibile come evento per soli tre giorni in linea con la politica distributiva di Nexo Digital.
Didascalie immagini
- Locandina italiana
- L’ambientazione contemporanea per un classico attualissimo
- Mario Martone al centro tra i suoi attori © foto Mario Spada
- Francesco Di Leva, scelto vent’anni fa da Martone per un master di recitazione, finalmente protagonista
- Salvatore Presutto è Rafiluccio Santaniello / Un confronto sofferto / Viviana Cangiano è Immacolata
- Moglie e figlia di Barracano / Massimiliano Gallo è Arturo Santaniello / Adriano Pantaleo, Daniela Ioia e Roberto De Francesco sono rispettivamente Catiello, Armida e il Dottore
© 2019 Indigo Film / Rai Cinema
IN COPERTINA
Particolare della locandina italiana del film
© 2019 Indigo Film / Rai Cinema
SCHEDA FILM
- Titolo originale: Il sindaco del rione Sanità
- Regia: Mario Martone
- Con: Francesco Di Leva, Massimiliano Gallo, Roberto De Francesco, Adriano Pantaleo, Daniela Ioia, Giuseppe Gaudino, Gennaro Di Colandrea, Lucienne Perreca, Salvatore Presutto, Viviana Cangiano, Domenico Esposito, Ralph P, Armando De Giulio, Daniele Baselice, Morena Di Leva, Ernesto Mahieux
- Soggetto: Eduardo De Filippo
- Sceneggiatura: tratta integralmente dalla commedia di Eduardo De Filippo messa in scena nel 2017 con la regia di Mario Martone
- Adattamento cinematografico: Mario Martone e Ippolita Di Majo
- Fotografia: Ferran Paredes Rubio
- Musica: Ralph P
- Montaggio: Jacopo Quadri
- Scenografia: Carmine Guarino
- Costumi: Giovanna Napolitano con la supervisione di Ursula Patzak
- Produzione: Nicola Giuliano, Francesca Cima e Carlotta Calori in coproduzione con Alessandra Acciai, Giorgio Magliulo e Roberto Lombardi per Indigo Film con Rai Cinema e Malìa in collaborazione con Elledieffe Srl – Teatro Stabile di Torino – Nest con il contributo della Giunta Regionale della Campania L.R.28/2018 con la collaborazione della Film Commission Regione Campania e con il patrocinio del Comune di Napoli
- Genere: Drammatico
- Origine: Italia, 2019
- Durata: 115′ minuti