Borgogna, 1809. Grande agitazione in casa della famiglia Beaugrand, la figlia minore Pauline oggi attende di essere chiesta in sposa dall’affascinante capitano Neuville, ufficiale delle truppe napoleoniche. Tutto si svolge secondo copione, ma a turbare gli animi giunge l’ordine per il militare di raggiungere il suo battaglione diretto in Austria.
È la guerra e l’impero esige il suo tributo, partendo per il fronte sul suo bianco destriero il neo promesso sposo rassicura la fanciulla sua fidanzata, le scriverà tutti i giorni.
Passano i mesi, le stagioni si susseguono e nessuna missiva giunge alla villa, Pauline è preda di una forte malinconia e cade ammalata senza più voglia di vivere, tanto che il medico di famiglia teme seriamente per la sua sorte. Allora la sorella maggiore Elisabeth, spinta dalle migliori intenzioni, inizia a scrivere lettere dal fronte dell’amato lontano, dando vita a un brillante carteggio di meravigliose avventure in cui il capitano Neuville compie gesta straordinarie dando prova di grande coraggio, spostando l’azione in India quando a conclusione della campagna d’Austria, col rientro in patria delle truppe francesi, non si hanno ancora tracce dell’ufficiale.

Pauline ritrova appetito e salute, ma l’intero paese si appassiona alle strabilianti notizie esotiche del capitano, tanto che Elisabeth inizia a credere di aver esagerato; perciò scrive la lettera dell’addio, in cui l’eroe assediato in una situazione senza uscita si accommiata disperando di uscirne vivo.
È un giorno di sole del 1812 quando fa ritorno disertore e coperto di stracci il capitano Neuville, che scoperta la gloria intorno al suo nome decide di approfittarne ‘tornando in vita’ – malgrado l’ostilità di Elisabeth, che non potendo confessare l’inganno è costretta a una silenziosa complicità – innescando un conflitto tra luminosa leggenda e triviale realtà.

Il ritorno dell’eroe è il settimo film diretto da Laurent Tirard per il grande schermo, nato da una sceneggiatura originale che lo stesso regista ha scritto con il fedele Grégoire Vigneron – al suo fianco fin dagli esordi – con l’intento di fondere in un’inedita miscela il film in costume e la più classica commedia romantica. La scelta di collocare la storia sul finire di un’utopia, il ciclo rivoluzionario chiuso con la caduta di Napoleone e il ritorno alla Restaurazione, è occasione per riflettere ridendo sulle origini del potere finanziario che domina ancora il mondo contemporaneo.

Fin dall’inizio il film è stato immaginato come un western ispirato soprattutto ai classici italiani dello ‘spaghetti western’ al punto che la colonna sonora firmata da Mathieu Lamboley deliberatamente cita le musiche di Ennio Morricone, in particolare nei cori in crescendo delle sequenze di battaglia. Girato interamente in castelli d’epoca ricchi di fascino, con costumi creati appositamente curando l’impatto visivo più che di la rispondenza storica – l’uniforme rosso di Neuville stride col blu napoleonico – Il ritorno dell’eroe è divertimento in cornice di lusso con personaggi caricaturali, ma ben strutturati sul piano psicologico, che hanno tutti un’evoluzione nel corso della storia.

Commedianti di gran classe assecondano ritmi comici perfetti: Jean Dujardin di nuovo diretto da Laurent Tirard dopo Un amore all’altezza è un simpatico mascalzone nei panni del capitano Neuville, Mélanie Laurent è Elisabeth nel primo ruolo da commedia della sua carriera, Christophe Montenez della Comédie Francaise esordiente su grande schermo è un eccezionale Nicolas, capace di rendere comiche le emozioni più drammatiche senza sminuirle. Meravigliosamente sopra le righe, Noémie Merlant è l’esuberante Pauline ed Evelyne Buyle la svampita madre delle sorelle Beaugrand.

In questa divertente avventura sullo scambio d’identità, perché in realtà il mitico capitano Neuville forgiato dalle lettere di inenarrabili imprese è Elisabeth in una sorta di Cyrano de Bergerac al contrario, brilla l’idea che in questa società dell’apparire ognuno è quel che sembra e il mondo intero ne asseconda le apparenze. Laurent Tirard pensando ai profili digitali che tutti costruiscono attraverso le reti sociali più diffuse, sostiene che in fondo ognuno è un impostore che vive all’ombra di un alter ego autoprodotto a uso e consumo degli altri; una vetrina che non sempre custodisce un contenuto oltre la forma.

Dopo aver aperto la decima edizione di France Odeon Il ritorno dell’eroe è uscito in Italia direttamente in dvd e blu-ray saltando la distribuzione in sala; peccato per la ricchezza dell’ambientazione d’epoca, ma il divertimento non sarà certo ridotto dalle dimensioni dello schermo. Esilarante e molto intelligente.

Didascalie immagini

  1. Locandina italiana
  2. Neuville chiamato al fronte / Attività notturne / Elisabeth scatena la fantasia
  3. Pezzente puzzolente / Trepidante attesa / Il ritorno dell’eroe
  4. Mélanie Laurent e Jean Dujardin, commedianti di razza, sono Elisabeth e Neuville
  5. Personaggi caricaturali, ma con psicologie ben disegnate
  6. Christophe Montenez e Noémie Merlant, comici straordinari, sono Nicolas e Pauline
  7. Romanticismo e commedia in una brillante ricostruzione d’epoca

© 2018 JD Prod / Les Films sur Mesure / StudioCanal / France 3 Cinéma / GV Prod

IN COPERTINA
Il capitano Charles-Grégoire Neuville e tutta la famiglia Beaugrand al completo
© 2018 JD Prod / Les Films sur Mesure / StudioCanal / France 3 Cinéma / GV Prod

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: Le retour du héros
  • Regia: Laurent Tirard
  • Con: Jean Dujardin, Mélanie Laurent, Noémie Merlant, Christophe Montenez, Evelyne Buyle, Christian Bujeau, Laurent Bateau, Jean-Michel Lahmi, Féodor Atkine, Fabienne Galula, Aurélie Boquien, Hugues Martel, Mathilde Roehrich, Christophe Clausier, Virgil Canteloup, Bruno Paviot, Laurent Saint-Gérard, Guillaume Denaiffe, Fred Tousch, Nicolas Guillot, Gaëlle Jeantet, Magali Léon, Grégoire Vigneron, Yannick Mazzilli
  • Sceneggiatura: Laurent Tirard, Grégoire Vigneron
  • Fotografia: Guillaume Schiffman
  • Musica: Mathieu Lamboley
  • Montaggio: Yann Malcor
  • Scenografia: Françoise Dupertuis
  • Costumi: Pierre-Jean Larroque
  • Produzione: Marc Dujardin e Olivia Lagache con Serge De Poucques, Sylvain Goldberg, Nadia Khamlichi e Cédric Iland per JD prod, Les Films sur Mesure, StudioCanal e France 3 Cinéma in coproduzione con Nexus Factory, Umedia e GV Prod con la partecipazione di Canal+,  Ciné+ e France Télévisions in associazione con La Banque Postale Image 11 e Ufund
  • Genere: Commedia
  • Origine: Francia, 2018
  • Durata: 90′ minuti