I membri dell’entourage di Hernán Blanco, presidente della repubblica argentina, sono in fermento per le voci che vogliono prossimo uno scandalo relativo a presunte irregolarità, precedenti l’elezione alla presidenza, nella gestione di un governo locale; lo scandalo è amplificato dall’identità dell’accusatore Esteban Camaño, marito della figlia Marina Blanco.
Al suo primo impegno internazionale in una località isolata del Cile sulla Cordillera delle Ande, un vertice internazionale per costituire l’Alleanza Petrolifera del Sud, Blanco si fa raggiungere dalla figlia per non lasciarla da sola a Buenos Aires a fronteggiare la tempesta mediatica in arrivo; la stampa nazionale lo sta già attaccando definendolo ‘un presidente invisibile’ rispetto all’esuberanza politica del capo di Stato brasiliano Oliveira Prette, vero promotore dell’incontro teso a dare vita all’ente transnazionale pensato per contrastare l’egemonia degli Stati Uniti. Tra corteggiamenti diplomatici, incontri occulti e un certo orgoglio personale nell’essere scelti come interlocutori per segrete alleanze, Hernán Blanco è costretto a occuparsi delle fragilità emotive di Marina, amplificando il conflitto tra sfera privata e profilo pubblico di un uomo politico arrivato alla presidenza presentandosi come uno del popolo.
Il presidente di Santiago Mitre prosegue il ritratto politico dell’Argentina che il regista ha iniziato con i precedenti El estudiante (2011) e Paulina – la patota (2015) spostando il suo punto di vista da uno studente impegnato a un avvocato idealista, fino all’uomo di potere; non a caso la sequenza iniziale del film introduce all’interno della Casa Rosada con un’ideale staffetta, da un tecnico della manutenzione elettrica critico verso gli apparati dello Stato a un cameriere e fino alla segretaria personale del presidente, in un’ascesa sociale che va dalla strada alle stanze del potere.
Il presidente è un’opera che pur muovendosi sempre su un piano reale a un certo punto si apre alla percezione del soprannaturale, si avverte forte la presenza di forze oscure incontrollabili che si muovono nell’universo e l’ingresso del medico interpretato da Alfredo Castro evoca addirittura, con i dovuti distinguo, L’esorcista di William Friedkin; un’atmosfera gonfia di attese che nelle scene oniriche ricorda analoghe sequenze del capolavoro di Alfred Hitchcock La donna che visse due volte, un risultato cui contribuisce in modo determinante la partitura originale firmata da Alberto Iglesias.
Più volte nei dialoghi, soprattutto in quelli riservati tra due personaggi, ci si interroga sull’esistenza del Male, sulla concezione distorta di bene e male che possono avere uomini al vertice dal loro punto di vista privilegiato; l’essenza del maligno in questo caso è il potere al lavoro, una forza invisibile spesso inarrestabile che corrompe e plasma gli uomini. Un ottimo Ricardo Darín nel ruolo di Hernán Blanco dà corpo alla mutazione, sfumata e impercettibile, legata a momenti determinanti come il racconto di un sogno infantile, scoperta e primo contatto col proprio abisso interiore.
Fanno parte del cast internazionale di interpreti anche Dolores Fonzi, che per Santiago Mitre era già stata protagonista in Paulina – la patota, e Christian Slater, voluto dal regista dopo averlo ammirato nella serie Mr Robot, che incarna la sfuggente ambiguità degli interessi USA dietro le quinte. Dopo l’esordio nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2017, Il presidente di Santiago Mitre sarà sugli schermi italiani dal prossimo 31 ottobre – in dvd dal 24 novembre – distribuito da Movies Inspired.
Didascalie immagini
- Locandina italiana
- Hernán Blanco al vertice internazionale tra le alte vette del Cile
- L’ingresso della Casa Rosada / Erica Rivas è Luisa, l’assistente del presidente / Leonardo Franco è il presidente brasiliano
- Con l’arrivo del dottor García (Alfredo Castro) in visita a Marina (Dolores Fonzi) irrompe il mistero insondabile
- Foto di rito dei presidenti / Daniel Giménez Cacho è il presidente del Messico / Christian Slater è l’inviato degli Stati Uniti
© 2017 Kramer & Sigman Films / La Unión de los Ríos / Mod Producciones / Maneki Films / Arte France Cinema / Memento Films Production
IN COPERTINA
Ricardo Darín è il presidente Hernán Blanco, la figlia Marina sullo sfondo inconsapevole scrigno di segreti
© 2017 Kramer & Sigman Films / La Unión de los Ríos / Mod Producciones / Maneki Films / Arte France Cinema / Memento Films Production
SCHEDA FILM
- Titolo originale: La cordillera
- Regia: Santiago Mitre
- Con: Ricardo Darín, Dolores Fonzi, Érica Rivas, Elena Anaya, Daniel Giménez Cacho, Alfredo Castro, Gerardo Romano, Leonardo Franco, Paulina García, Christian Slater, Manuel Trotta, Walter Andrade, José Maria Marcos, Fernando Contigiani García, Ariel Chavarría, Maria Ahuad, Marcos Horrisberger, Esteban Bigliardi, Mario Bodega, Luis Herrera, Claudia Cantero, Marcelo Longobardi, Eduardo Burlé, Héctor Diaz, Marcelo Mariño, Gabriela Pastor, Rafael Solano, Luis Solanas, Luis Alfaro, Cristian Carvajal, Germán Jaramillo, Hernán Romero, Héctor Monteiro, Diana Santini, Carol Inturias, Alfredo Espinosa, Rafael Alfaro, Oscar Chabrés, Gastón Lucas Alberdi, Jesús Ignacio Ortíz González, Claudia Escorza, María Parecida Souza, María De Souza Braga Griffith, Claudio Creimer, Héctor Ricardo González, León Jesús Edoardo Ángeles, Martín Idoeta Badde, Víctor Labra, Adrián Di Pietro, Jóse Paap, César Antonio Rivero Garrido, Pablo Striano, Alexia Rueda, Nehuen Penzotti, Marcelo Ferrari, José Luis Gallegos, Konstantine Yoroshuk, Nadia Montova, Kurt Brighton, Lester Ransom, Silvina Andrea Stemberger, Daniel Merwicer
- Sceneggiatura: Santiago Mitre, Mariano Llinás
- Fotografia: Javier Juliá
- Musica: Alberto Iglesias
- Montaggio: Nicolás Goldbart
- Scenografia: Sebastián Orgambide, Micaela Saiegh
- Costumi: Sonia Grande
- Produzione: Hugo Sigman, Fernando Bovaira, Matías Mosteirin, Didar Domehri e Simón De Santiago con Fernando Brom, Agustina Llambi Campbell, Leticia Cristi e Axel Kuschevatzky in coproduzione con Alexandre Mallet-Guy, Olivier Père e Rémi Burah per K&S Films, La Unión de los Rios, Mod Producciones e Maneki Films in coproduzione con Arte France Cinema, Telefe e Memento Films con il sostegno di INCAA Instituto Nacional de Ciney Artes Audiovisuales, Gobierno de España – Ministerio de Educación Cultura y Deporte con la partecipazione di Aide aux Cinémas du Monde, CNC, Istitut Francais, Arte e M+ Movistar in associazione con Alejandro Weinstein e Irsa propiedades comerciales
- Genere: Thriller politico
- Origine: Argentina / Spagna / Francia, 2017
- Durata: 114′ minuti