Presentato con successo nella sezione Orizzonti alla 74ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha vinto tre premi assegnati dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, Gatta Cenerentola è il secondo lungometraggio animato prodotto dalla partenopea Mad Entertainment dopo L’arte della felicità di Alessandro Rak, miglior film d’animazione agli European Film Awards 2014.
Pur essendo un cartone animato il film appartiene a quel cinema, marginale sul piano quantitativo nella produzione attuale, che utilizza i disegni animati per raccontare storie drammatiche rivolte ad un pubblico adulto, sulla scia del pioniere Ralph Bakshi che già negli anni ’70 realizzava opere come Il signore degli anelli o American pop.
Firmato da quattro registi – ad Alessandro Rak si uniscono i sodali Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone – già presenti in ruoli diversi nel progetto precedente, Gatta Cenerentola è frutto di un lavoro collettivo che lascia da parte Charles Perrault per riappropriarsi della versione più antica della fiaba, quella inserita col medesimo titolo nell’opera di Giambattista Basile Lo cunto de li cunti [Il racconto dei racconti] nel 1634, adottandone la cupezza e trasportando l’azione in un’indefinita modernità.
Ambientato quasi totalmente sulla Megaride, una gigantesca nave nel porto di Napoli sogno di cultura e riscatto per l’intera città dell’armatore Vittorio Basile, padre della protagonista, il racconto è reso attuale dall’inserimento al posto del Re del trafficante di droga Salvatore Lo Giusto, con la moderna tecnologia a sostituire la magia delle fate. Ogni speranza sembra coperta dalla cenere che incessante cade dal cielo, mentre il valore della memoria prende forma in ologrammi di un tempo passato che come fantasmi tornano a tratti visibili; eventi passati che hanno abitato lo stesso spazio fisico, in una visione del tempo stratificato che già si è affacciata in film recenti come Arrival di Denis Villeneuve o Interstellar di Christopher Nolan.
Un’atmosfera di romantica malinconia pervade il film, con un’ambientazione prevalentemente notturna, che nei dirigibili con schermi pubblicitari in volo nella notte evoca l’imprescindibile Blade Runner di Ridley Scott. Recitato in lingua napoletana e perciò ampiamente sottotitolato, Gatta Cenerentola può vantare un cast vocale di prima grandezza, con Alessandro Gassman nel ruolo dell’eroe Primo Gemito, Maria Pia Calzone in quello della matrigna Angelica, Renato Carpentieri il commissario, Mariano Rigillo il padre di Cenerentola, ma soprattutto il sempre più bravo Massimiliano Gallo che dà al cattivo tutta una serie di sfumature d’ambigua e affascinante crudeltà.
Notevole anche la colonna sonora che tra tanti brani nuovi accoglie classici della canzone napoletana, come Era de Maggio e Te voglio bene assaje arrangiati in un’inedita versione jazz, e presenze importanti come quella di Enzo Gragnaniello. Nel conflitto tra squallore del presente e prestigio del passato il film evoca la Storia di una città che delle numerose dominazioni straniere si è nutrita per arricchire il suo patrimonio. Facendosi beffe degli stereotipi negativi su Napoli Gatta Cenerentola rivendica il fermento culturale che negli ultimi anni hanno riportato la città in primo piano; non solo in ambito cinematografico – tanti i titoli, da Ammore e malavita dei fratelli Manetti a L’intrusa di Leonardo Di Costanzo, per citarne solo due – ma anche musicale e letterario.
Gatta Cenerentola è un vero e proprio miracolo produttivo, perché vanta la qualità delle grandi produzioni pur essendo stato realizzato da un piccolo gruppo di appena quindici persone circa. Una bellissima creatura animata cui auguriamo ogni fortuna, che non ci dispiacerebbe vedere premiata sui podi più alti del mondo cinematografico.
Dettagli
Didascalie immagini
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Locandina italiana
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L’armatore Vittorio Basile nel giorno delle nozze con Angelica Carannante / Mia Basile negli stracci di Cenerentola / Il sogno di un Polo della Scienza e della Memoria
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Ricordi lontani, come ologrammi infestano la nave / L’ingresso dell’Asso di Bastoni, il locale sulla Megaride / Il malavitoso Salvatore Lo Giusto detto O’re
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L’eroe Primo Gemito / Le sei sorellastre di Cenerentola, con una 'trans' di nome Luigi / La malvagia matrigna Angelica Carannante
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La Gatta Cenerentola, Mia Basile, armata e determinata come nella novella, ma non assassina come la vuole il testo originale
© 2017 Mad Entertainment
IN COPERTINA:
La matrigna Angelica in abito nuziale avanza verso l’altare
© 2017 Mad Entertainment
SCHEDA FILM
- Titolo originale: Gatta Cenerentola
- Regia: Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone
- Con le voci di: Massimiliano Gallo, Maria Pia Calzone, Alessandro Gassman, Mariano Rigillo, Renato Carpentieri, Ciro Priello, Federica Altamura, Chiara Baffi, Francesca Romana Bergamo, Anna Trieste, Gino Fastidio, Enzo Gragnaniello, Marco Mario De Notaris
- Soggetto: Roberto De Simone dalla fiaba omonima di Giambattista Basile
- Sceneggiatura: Ivan Cappiello, Marianna Garofalo, Marino Guarnieri, Alessandro Rak, Dario Sansone, Italo Scialdone
- Animazione: Laura Sammati, Ivana Verze, Danilo Florio
- 3D - cgi: Corrado Piscitelli, Davide Maimone, Mattia Florio, Italo Scialdone
- Musica: Antonio Fresa & Luigi Scialdone
- Canzoni: Guappecartò, Francesco Di Bella, I Virtuosi di San Martino, Marlboro Recording Society, Daniele Sepe, Enzo Gragnaniello, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Foja
- Scenografia: Barbara Ciardo, Annarita Calligaris, Antonia Emanuela Agrisani
- Produzione: Luciano Stella e Maria Carolina Terzi con il contributo di Mauro Luchetti per Mad Entertainment con Rai Cinema in partecipazione con Big Sur e in collaborazione con Skydancers, Tramp Srl e O’groove in associazione con Optima Italia SpA
- Genere: Animazione
- Origine: Italia, 2017
- Durata: 86' minuti