Il detective Erin Bell della polizia di Los Angeles si trascina come un’ombra sulla scena del delitto, è un giorno di sole di prima mattina e gli altri agenti sul posto non provano nemmeno a dissimulare il disprezzo, nonostante gerarchia e distintivo, per questa donna devastata che ha fama di aver dimestichezza con droghe e abuso di alcolici.
Alla nuca dell’uomo riverso sull’asfalto un tatuaggio che Bell conosce bene, simbolo di appartenenza alla banda criminale in cui anni prima si era infiltrata con l’agente federale Chris, a terra banconote sparse da cento dollari con il volto di Benjamin Franklin macchiato da inchiostro indelebile, segno evidente di una rapina.
Giunta da un lontano passato una di quelle banconote è stata recapitata in busta anonima alla poliziotta, è il segnale che il capobanda Silas Howe è tornato, un messaggio inequivocabile per l’agente Bell che dà inizio a una spietata caccia solitaria fuori da ogni regola, per saldare conti rimasti in sospeso da tempo.
Mentre segue le tracce della preda la donna cerca redenzione dai suoi sensi di colpa tentando di riallacciare contatti con la figlia sedicenne Shelby affidata all’ex marito e, sopraffatta dai ricordi, è inevitabilmente costretta a fare i conti con se stessa, con il peso dei suoi sbagli, in una lenta discesa senza ritorno al cuore più profondo del suo inferno interiore.

Un’irriconoscibile Nicole Kidman offre una magnifica prova dando forma alla poliziotta Erin Bell protagonista assoluta di Destroyer – altro ritratto muscolare di donna forte e inarrestabile in linea con tutta la filmografia della regista Karyn Kusama – un ruolo che, se ha dato alla diva australiana la tredicesima candidatura al Golden Globe della sua carriera, è forse risultato troppo sgradevole e anticonvenzionale per conquistare anche quella agli Oscar, che sarebbe stata auspicabile.

La sceneggiatura originale firmata a quattro mani da Phil Hay e Matt Manfredi, alla quarta collaborazione con Karyn Kusama, ha richiesto molti anni per essere portata a termine e procede per linee parallele tra il ritratto di una Los Angeles contemporanea e la memoria d’inizio anni duemila, nei ricordi della missione sotto copertura, in una narrazione circolare che frantuma ogni continuità temporale memore della lezione di Pulp Fiction.

Proprio come il capolavoro di Quentin Tarantino anche Destroyer è girato nell’area metropolitana di Los Angeles, interamente in ambienti reali senza ricostruzioni in studio, e la città stessa finisce con l’essere vero e proprio personaggio dando la sua impronta al film. La situazione di una caccia all’uomo investigativa è comune a molti classici del cinema americano, ma il fatto che sia una donna ad avere il ruolo tosto della protagonista rende originale un soggetto già usurato.

Il lavoro straordinario del truccatore Bill Corso contribuisce a delineare anche l’anima dell’agente Bell, accentuando il contrasto tra la ragazza vitale in incognito nella banda criminale e la donna distrutta dagli eventi che si trascina nelle indagini. A fianco di Nicole Kidman anche un ottimo Sebastian Stan – apprezzato in Tonya – nel ruolo di Chris, con Toby Kebbell a dare carisma al leader della banda criminale Silas e Tatiana Maslany, la sua donna, smarrita tossicodipendente.

Straordinaria rivelazione la giovane Jade Pettyjohn nel ruolo della figlia Shelby, capace di dare spessore alla complessità di una ribellione che è solo richiesta d’affetto; toccante e incredibilmente sincera, l’attrice che recita dall’età di otto anni, tiene testa a Nicole Kidman e rende l’ultimo incontro tra madre e figlia una delle sequenze più intense e indimenticabili dell’intero film, gestendo con estrema bravura il pathos indispensabile a un momento che deve risultare catartico.

Destroyer di Karyn Kusama è uno di quei film che si disvela piano piano abitando i pensieri anche dopo la visione, era stato annunciato nelle sale italiane lo scorso giugno per poi sparire dai listini delle distribuzioni; al momento non si sa quando sarà disponibile per il pubblico italiano.

Didascalie immagini

  1. Locandina originale
  2. Nicole Kidman incarna la devastazione dell’agente Erin Bell
  3. Karyn Kusama sul set
  4. La popolazione multietnica della città degli angeli
  5. Los Angeles come vero e proprio personaggio
  6. Sebastian Stan è il federale Chris / Toby Kebbell è Silas / Tatiana Maslany è Petra
  7. Una bravissima Jade Pettyjohn è Shelby, figlia dell’agente Bell

© 2018 30 West / Destroyer LLC

IN COPERTINA
Un’irriconoscibile Nicole Kidman è l’agente Erin Bell
© 2018 30 West / Destroyer LLC

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: Destroyer
  • Regia: Karyn Kusama
  • Con: Nicole Kidman, Sebastian Stan, Toby Kebbell, Tatiana Maslany, Bradley Whitford, Scoot Mc Nairy, Beau Knapp, Jade Pettyjohn, James Jordan, Toby Huss, Zach Villa, Shamier Anderson, Natalia Cordova-Buckley, Colby French, Kelvin Han Yee, Joseph Fatu, Cuete Yeska, Doug Simpson, Kale Clauson, Jan Hoag, Peter Vasquez, Mickey O’hagan, Mc Cabe Slye, Brandon Morales, Chido Nwokocha, Cecily Breaux, Kenley Smyth, Jay Hieron, Dan Southworth, Brett Easton, Chris Fiore, Justin Rivera, Alex Marshall-Brown
  • Sceneggiatura: Phil Hay, Matt Manfredi
  • Fotografia: Julie Kirkwood
  • Musica: Theodore Shapiro
  • Montaggio: Plummy Tucker
  • Scenografia: Kay Lee
  • Costumi: Audrey Fisher
  • Produzione: Fred Berger con Phil Hay e Matt Manfredi in coproduzione con David Diliberto per 30 West, Automatik e Family Style Production in associazione con Rocket Science
  • Genere: Thriller
  • Origine: USA, 2018
  • Durata: 122′ minuti