Stati Uniti d’America. Ben Cash vive lontano dalle contaminazioni della società dei consumi isolato nella foresta, ispirandosi a un ideale platonico educa i suoi sei figli fuori da ogni convenzione con l’obiettivo di formare individui consapevoli; a soli otto anni la piccola Zaja conosce a memoria gli emendamenti della Costituzione ed è capace di giudizio critico sull’approvazione della legge costituzionale nota come Citizens United, l’infausta norma che nel 2010 ha riconosciuto alle multinazionali gli stessi diritti inalienabili della persona umana.
Al serrato programma educativo si affianca un duro allenamento fisico, con prove estreme come la scalata di pareti rocciose, e attività di caccia tese ad assicurare la sopravvivenza dei ragazzi in ogni ambiente selvaggio. Persino i loro nomi – Bodevan, Kielyr, Vespyr, Rellian, Nai e Zaja – sono stati coniati per essere unici e fuori da ogni canone.
Arriva un giorno però in cui un evento drammatico impone di lasciare la montagna per presenziare una cerimonia, attraversando le strade d’America sull’autobus ‘Steve’ adibito a casa ambulante.
Per la prima volta i ragazzi Cash entrano in contatto con il mondo contemporaneo, saranno preparati e in grado di affrontare relazioni sociali e insidie tecnologiche?
Captain Fantastic di Matt Ross è un’opera provocatoria e iconoclasta inizialmente irritante per il personaggio di un padre dispotico, che con le migliori intenzioni impone alla sua prole imprese di estrema durezza, ma pone domande e induce e a riflettere sulla necessità di vivere con senso critico la società dei consumi che ci circonda.
Tirando in ballo Lolita di Vladimir Nabokov il film offre la chiave di lettura per l’antipatia del personaggio di Ben, nella sequenza in cui Kielyr commenta il disagio nella lettura del capolavoro letterario – la repulsione per il protagonista mista alla compassione per i suoi sentimenti – Captain Fantastic rivela il suo modello di opera disturbante con l’intento di procurare reazioni.
Dopo l’esordio al Sundance Film Festival, la conquista del premio alla regia nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes e il passaggio alla Festa del Cinema di Roma, Captain Fantastic sarà finalmente sugli schermi italiani distribuito da Good Films il prossimo 7 dicembre, proprio per il compleanno di Noam Chomsky; il grande filosofo linguista statunitense di cui la famiglia Cash celebra la nascita al posto del Natale, come realmente fa il regista con i suoi figli, preferendo rendere omaggio a un intellettuale che ha sempre difeso la libertà di pensiero piuttosto che festeggiare l’arrivo di un ‘elfo immaginario’.
Artista multiforme – attore, pittore, scrittore, musicista, fotografo – Viggo Mortensen ha il carisma giusto per incarnare Ben Cash, un uomo che essendosi eretto a unico maestro dei suoi figli deve avere per forza una molteplicità di competenze.
Tra i giovani attori tutti bravissimi che interpretano i ragazzi, selezionati con provini in diverse parti del mondo anglofono, spicca George Mac Kay nei panni del primo genito Bodevan e un ottimo Frank Langella, il borghese nonno materno, fa da contraltare all’anarchico rigore dei Cash.
Tema centrale del film una riflessione sulle scelte dei genitori che possono segnare i figli. Matt Ross, alla seconda prova da regista dopo l’inedito in Italia 28 hotel rooms, per scrivere Captain Fantastic ha tratto ispirazione da ricordi personali di un’infanzia vissuta con la madre nelle comuni tra California e Oregon, ma preponderante è anche una critica ai modelli sociali dominanti.
In quest’ottica non è casuale al supermercato, tempio di una nuova religione del consumo compulsivo, la musica in sottofondo di My heart will go on dal Titanic di James Cameron: come il transatlantico, anche la società liberista viaggia inconsapevole verso la rovina con l’orchestra che continua a suonare.
Il confronto tra i ragazzi e i loro cugini anestetizzati da videogiochi iper violenti, già consumatori ben inseriti nel ciclo produttivo, è uno dei momenti più efficaci di un film che pone domande dispensando spettacolo e caustico divertimento; l’incontro col poliziotto sull’autobus della famiglia Cash è memorabile.
DettagliSCHEDA FILM
- Titolo originale: Captain Fantastic
- Regia: Matt Ross
- Con: Viggo Mortesen, Frank Langella, George Mac Kay, Samantha Isler, Annalise Basso, Nicholas Hamilton, Shree Crooks, Charlie Shotwell, Ann Dowd, Erin Moriarty, Missi Pyle, Kathryn Hahn, Steve Zahn, Trin Miller, Elijah Stevenson, Teddy Van Ee, Gallen Osier, Hannah Horton, Rex Young, Thomas Brophy, Michael L. Miller, Greg Crooks, Louis Hobson
- Sceneggiatura: Matt Ross
- Fotografia: Stéphane Fontaine
- Musica: Alex Somers
- Montaggio: Joseph Krings
- Scenografia: Russell Barnes
- Costumi: Courtney Hoffman
- Produzione: Lynette Howell Taylor, Jamie Patricof, Shivani Rawat e Monica Levinson in coproduzione con Samantha Housman, Crystal Powell e Louise Runge per Shivhans Pictures e Electric City Entertainment
- Genere: Iconoclasta
- Origine: USA, 2016
- Durata: 119′ minuti
La famiglia Cash al completo (© 2016 Shivhans Pictures / Electric City Entertainment) Locandina italiana Ben Cash e il sogno di una vita ideale con la moglie Leslie, il pulman ‘Steve’ lascia la foresta George Mac Kay è Bodevan / Annalise Basso è Vespyr / Charlie Shotwell è Nai Shree Crooks è Zaja / Samantha Isler è Kielyr / Nicholas Hamilton è Rellian Viggo Mortensen incarna Ben Cash e la sua ricerca della purezza Ann Dowd è la madre di Leslie, Abigail / Frank Langella è Jack / Kathryn Hahn è Harper, la sorella di Ben / Il regista Matt Ross sul set / I ragazzi Cash (© 2016 Shivhans Pictures / Electric City Entertainment)