Il concetto di bellezza muta nel corso della Storia insieme alle pretese filosofiche e al semplice sviluppo dell’uomo nel corso della sua vita personale. E questo mi spinge a pensare che, effettivamente, la bellezza è il simbolo di qualcosa d’altro. Ma di cosa esattamente? La bellezza è il simbolo della verità.
                                                                      Andrej Tarkovskij

Andrej Tarkovskij, universalmente riconosciuto uno dei maggiori esponenti di tutti i tempi in campo cinematografico, artista complesso più che semplice cineasta, nonostante l’esigua quantità  di opere che ci ha lasciato, dovuta anche alla prematura scomparsa, rimane ancora oggi un enigma impossibile da circoscrivere tracciando confini definiti e definitivi, in cui è difficile valutare la portata di un lascito artistico imprescindibile. 
A trentatre anni dalla conclusione del suo transito terrestre il figlio secondogenito Andrej Andreevič Tarkovskij, custode della sua eredità attraverso l’Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij con sede a Firenze, ha realizzato un documentario dal titolo Andrej Tarkovskij. Il Cinema come preghiera che, dopo l’esordio alla 76ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia, sarà nelle sale italiane dal prossimo 20 gennaio distribuito da Lab80 Film.

La straordinaria occasione offerta da questo film dà la possibilità di ascoltare ancora oggi la voce del grande artista, senza gli irritanti toni celebrativi trionfali che minano la maggior parte delle opere documentarie contemporanee, perché l’utilizzo di inedite registrazioni provenienti dallo sterminato archivio del regista consentono senza intermediari un contatto diretto con l’autore di capolavori quali L’infanzia di Ivan, Andrej Rublëv, Solaris, Lo specchio, Stalker, Nostalghia e Sacrificio.

Andrej Tarkovskij come i più grandi artisti non amava spiegare la sua opera, alcune registrazioni provengono da incontri pubblici in cui suo malgrado rispondeva a domande, ma sono per noi preziosa occasione di avvicinamento al pensiero lucido di un uomo intriso di spiritualità. Diviso in otto capitoli più un epilogo, il film ripercorre la vita del cineasta russo partendo dai fondamentali ricordi d’infanzia e dall’influenza determinante del padre, il poeta Arsenij Aleksandrovič Tarkovskij.

Nel flusso visivo generato da vecchi filmati in gran parte inediti e privati, frammenti del suo Cinema e nuove riprese effettuate appositamente nei luoghi dove Tarkovskij ha vissuto tra Russia, Italia e Svezia, si inseguono riflessioni sull’essenza dell’atto creativo, sulla struttura della memoria, sul ruolo fondante che l’artista dovrebbe avere nella società, unite al dispiacere emerso inevitabilmente per reiterate incomprensioni e attacchi mossi dal potere dello Stato sovietico contro i suoi film.

La sublime valenza contemplativa dell’opera cinematografica di Tarkovskij orientata alla bellezza del creato, con la Natura che gioca un ruolo primario in quanto elemento che dà origine alla carnalità umana e da cui non è possibile prescindere, solo apparentemente in conflitto con un forte slancio verso il trascendente; elementi che convergono a elevare il valore dei lungometraggi di un artista che continua ancora a ispirare e influenzare tanti cineasti contemporanei.

Andrej Tarkovskij. Il cinema come preghiera è un incontro toccante e insperato con il grande cineasta russo, prezioso strumento di approccio per rivedere nell’ottica del suo autore opere amate anche per il loro mistero, utile strumento per avvicinare nuove generazioni a questi capolavori assoluti.

Didascalie immagini

  1. Locandina italiana
  2. Andrej Tarkoskij / Lo specchio (1975) / Andrej Rublëv (1966)
  3. Solaris (1972) dal romanzo di Stanisław Lem
  4. La prima infanzia di Andrej col padre Arsenij Aleksandrovič Tarkovskij
  5. La bellezza immutabile del creato / Il rullo compressore e il violino (1961) corto d’esordio
  6. L’abbazia di San Galgano, luogo suggestivo dove è stato girato Nostalghia (1983)

© 2019 Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij / Klepatski Production / Hobab / Revolver

IN COPERTINA
Andrej Tarkovskij al lavoro sul set
© 2019 Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij / Klepatski Production / Hobab / Revolver

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: Andrej Tarkovskij. Il Cinema come preghiera
  • Regia: Andrej A. Tarkovskij
  • Fotografia: Alexey Naidenov
  • Montaggio: Michal Leszczylowski, Andrej A. Tarkovskij
  • Produzione: Andrej A. Tarkovskij, Dmitrij Klepatski, Peter Krupenin e Paolo Maria Spina per Andrej Tarkovskij International Institute, Klepatski Production, HOBAB e Revolver con il supporto di Cinema Concern Mosfilm, RAI Cinema, Toscana Film Commission, Svensk Film Archive Stockholm, Gotland Film Commission e Film i Väst Gothenburg
  • Genere: Documentario
  • Origine: Italia / Russia / Svezia, 2019
  • Durata: 98′ minuti