Forma di sordità psichica, consistente nella perdita della capacità di riconoscere il valore dei suoni musicali.” Questa la dicitura con cui l’enciclopedia Treccani definisce l‘amusia, termine coniato nel 1890 dal neurologo tedesco August Knoblauch per dare nome a una rara disfunzione neurologica che solo nel 2005 ha avuto riconoscimento ufficiale. L’amusia si esprime con la totale impossibilità, per le persone che ne sono affette, di poter ascoltare la musica, percepita come suoni talmente fastidiosi e inascoltabili dal lobo cerebrale chiamato a codificarla, da rendere di fatto inaccessibili i tanti luoghi in cui se ne fa largo uso; fino a diventare abuso, come nei supermercati, dove qualcuno ha deciso che stordire la clientela con musica ad alto volume, spesso di infima qualità, incrementa le vendite.
Amusia è anche il titolo del lungometraggio d’esordio del giovane cineasta Marescotti Ruspoli, un’opera sospesa nel tempo senza una collocazione precisa, ma in cui sono assenti tutti quei dispositivi tecnologici che invadono la contemporaneità. Un film immerso in un’atmosfera quasi metafisica che, complici alcuni luoghi straordinari in cui è stato girato, sembra richiamare la pittura di Giorgio de Chirico; in particolare lo splendido ossario del cimitero di San Cataldo, vicino Modena, opera di Aldo Rossi e Gianni Braghieri. L’architettura razionalista in genere, propria del periodo tra le due guerre mondiali, è vera protagonista a fianco dei personaggi, con la ‘città metafisica’ di Tresigallo nel ferrarese, sfondo ideale per l’incontro tra Livia e Lucio, una ragazza a cui la natura ha precluso ogni possibilità di ascoltare la musica e un ragazzo costretto dai rovesci della vita a sospendere i suoi sogni, che sopravvive proprio grazie al ruolo essenziale riservato alla musica nel suo quotidiano, unico strumento capace di lenire ferite interiori abbracciando l’anima come nient’altro è in grado di fare.

Carlotta Gamba, che ha esordito in America latina dei fratelli D’Innocenzo ed è stata Beatrice nel Dante di Pupi Avati, incarna il disagio di Livia, invisibile agli altri e perciò ancora più emarginante. Giampiero De Concilio, che già ha avuto dei riconoscimenti per il ruolo del figlio di Anna Foglietta in Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio, è Lucio, un ragazzo fuori dal tempo, isolato anche dal suo lavoro notturno. Fanny Ardant con il suo carisma è la madre della protagonista Livia.

La raffinata fotografia firmata da un Maestro come Luca Bigazzi – diciannove candidature e sette vittorie al David di Donatello – evoca suggestioni eterogenee che spaziano da Wong Kar-wai a David Lynch, dando bellezza a un film che brilla anche per l’originalità delle forme; un esempio su tutti, la sequenza a frammenti col battito cardiaco come unica colonna sonora. Interessante il lavoro sul suono che tenta di rendere comprensibili le distorsioni sonore dell’amusia.

Opera che richiama l’attenzione sul ruolo per noi scontato della musica, come imprescindibile tassello della memoria, dopo l’esordio nel programma del Bif&st di Bari, adesso Amusia di Marescotti Ruspoli sarà presto nelle sale italiane, dal 27 aprile distribuito da 102 Distribution.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Locandina italiana
  2. L’architettura razionalista come personaggio, tra Tresigallo e l’ossario di San Cataldo
  3. Carlotta Gamba è Licia / Giampiero De Concilio è Lucio / Fanny Ardant è Domitille
  4. Suggestioni cinematografiche e originali forme narrative
    © 2022 Umifilms Srl

IN COPERTINA

Carlotta Gamba e Giampiero De Concilio sono Licia e Lucio
© 2022 Umifilms Srl

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: Amusia
  • Regia: Marescotti Ruspoli
  • Con: Carlotta Gamba, Giampiero De Concilio, Maurizio Lombardi, Adriano Chiaramida, Fanny Ardant, Luce Misciatelli, Adelmo Macchioni, Luana Muzzarini, Cristina Benfenati, Andrea Mezzetti, Fulvio Calderoni, Annarita Del Piano, Luigi Busignani, Domenico Antonio Coviello, Gianfranco Boattini, Fabrizio Rendina, Antonio Miliani, Lauro Romani, Lara Fellini, Roberto Venturelli, Francesco Borsato, Rita Reggiani, Antonino Anzaldi
  • Sceneggiatura: Marescotti Ruspoli
  • Fotografia: Luca Bigazzi
  • Musica: Ford.
  • Montaggio: Gianluca Scarpa
  • Scenografia: Monica Sallustio
  • Costumi: Frieda Basso Boccabella
  • Produzione: Bardo Tarantelli e Lorenzo Fiuzzi per Umifilms in collaborazione con Rai Cinema con il sostegno della Regione Emilia Romagna e dell’Emilia Romagna Film Commission, della Regione Lazio e del Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo in associazione con Esse Quam Videri Srl, Echo Entertainment Agency e Camelot Srl
  • Genere: Marescotti
  • Origine: Italia, 2022
  • Durata: 92′ minuti