Mary Hussain è una sessantenne felicemente sposata con Ahmed, un uomo di origini pakistane, che dal giorno del suo matrimonio si è convertita all’Islam per amore, assumendo il nome islamico di Fahima; la donna ha trascorso tutta una vita a fianco del marito all’interno della comunità musulmana di Dover, sulla costa inglese della Manica, dove lui lavora sui traghetti assentandosi spesso da casa.
Improvvisamente in un giorno come un altro, senza alcun segnale preventivo di ciò che sarebbe accaduto, Mary rimane da sola perché semplicemente il cuore di Ahmed ha cessato di battere.
Seduta nel suo abito bianco da lutto, immobile e in silenzio tra le altre donne in preghiera, Fahima sembra non dare segni esteriori del suo dolore, attonita e smarrita, in qualche modo estranea alla cerimonia di commiato che si consuma intorno a lei.
Nei giorni seguenti torna sulle bianche scogliere da cui si affacciava a veder passare le navi, ascoltando nel vento la voce dell’amato consorte nell’ultimo messaggio registrato in segreteria, un saluto fatto di parole semplici che adesso assume il valore di una preziosa reliquia per l’impossibilità di udire ancora quel suono tanto caro.
Nella casa diventata così solitaria, la donna sceglie di abitare il silenzio mentre si finge assente per gli amici giunti a dare conforto, con le tende tirate mentre esamina gli effetti personali del suo amore perduto, ancora così estranea e ostile al termine che adesso definisce il suo stato – vedova – ecco che un fulmine improvviso squarcia la calma di quell’assenza, quando scopre nel telefono cellulare del marito tracce di vita amorosa; un’altra relazione, vissuta lontano a totale insaputa di tutti.
Sotto shock, decisa a scoprire quella metà insospettata nella vita del suo uomo, per un fortunato equivoco Fahima riesce a introdursi in quel mondo, teatro di quella parte segreta di esistenza a lei sconosciuta.

After love segna l’esordio nel lungometraggio di Aleem Khan, che sorprende per la potente carica emotiva di sequenze che evidenziano le capacità del giovane cineasta di creare tensione con elementi semplici, come ad esempio il rumore del bollitore in azione che diventa espressione di uno stato d’animo, nettamente più efficace di qualsiasi colonna sonora. Perno centrale del film la prova di una meravigliosa Joanna Scanlan, indimenticabile nel ruolo della protagonista Mary/Fahima.

Ambientato tra Calais e Dover, le due sponde della Manica diventano emblema dell’essere in bilico tra due mondi, espressioni di vita e cultura diverse, sentimento a cui il regista Aleem Khan, anche lui anglo-pakistano, autore della sceneggiatura originale, sente senza dubbio di appartenere. Origine del racconto una riflessione su che cos’è l’identità, invito a riflettere sulle piccole omissioni che ognuno è disposto a mettere in campo per essere accettato, conformandosi all’ambiente che ha intorno.

Un personaggio meraviglioso come Fahima, capace di mettere da parte il dolore e l’orgoglio ferito per donare ancora amore, ove più necessario per questioni vitali, è forse la risposta più giusta – certo la più bella e la più commovente – alla domanda che sembra insita nel titolo del film: cosa resta dopo l’amore, quando l’oggetto di un’intesa profonda, destinatario del bisogno primario di esprimere i propri sentimenti, non può più essere presente per continuare a dare scopo e vigore a quel dare?

Selezionato alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes 2020, che a causa della pandemia non si è potuto svolgere, il film dopo la prima italiana alla Festa del Cinema di Roma ha trionfato ai British Indipendent Film Awards vincendo sei statuette – miglior film, attrice Joanna Scanlan e attore non protagonista Talid Ariss nel ruolo di Solomon, oltre a regia, esordio e sceneggiatura andati a Aleem Khan – e ora è candidato a quattro Bafta, gli Oscar britannici, per film, attrice, regia e film d’esordio.

After love di Aleem Khan è un ritratto intimo, ma avvincente come un thriller, fatto di frammenti rivelatori che chiedono comprensione per i sentimenti senza volontà di giudizio, un gioiello che andando contro le convenzioni più ovvie brilla adesso nelle sale distribuito da Teodora Film.

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Locandina italiana
  2. Fahima attonita nel candido abito del lutto
  3. Una meravigliosa Joanna Scanlan è la protagonista Fahima / Mary
  4. Due mondi lontani sulle diverse coste della Manica
  5. Nathalie Richard è Genevieve
  6. Talid Ariss è Solomon / Il regista Aleem Khan con le sue attrici sul set. 

    © 2020 British Broadcasting Corporation / The British Film Institute / After Love Production

IN COPERTINA

Joanna Scanlan è Fahima
© 2020 British Broadcasting Corporation / The British Film Institute / After Love Production

SCHEDA FILM

  • Titolo originale: After love
  • Regia: Aleem Khan
  • Con: Joanna Scanlan, Nathalie Richard, Talid Ariss, Nasser Memarzia, Sudha Bhuchar, Nisha Chadha, Jabeen Butt, Subika Anwar-Khan, Elijah Braik, Adam Karim, David Hecter, Pierre Delpierre, Jeff Mirza, Aaron Chawla
  • Sceneggiatura: Aleem Khan
  • Fotografia: Alexander Dynan
  • Musica: Chris Roe
  • Montaggio: Gareth C. Scales
  • Scenografia: Sarah Jenneson
  • Costumi: NirageMirage
  • Produzione: Matthieu De Braconier in coproduzione con Gabrielle Dumon e Geraldine O’Flynn per The Bureau con BFI e BBC Films
  • Genere: Drammatico
  • Origine: Regno Unito, 2020
  • Durata: 89′ minuti