Cari Amici.

Come previsto all’indomani del risultato uscito dalle urne, non bisognava essere veggenti per scrivere il copione dei mesi di marzo e aprile però, adesso, ci sarebbe bisogno di serietà e di finirla con i teatrini anche per garantire una presenza qualificata al prossimo Consiglio europeo del 28 e 29 giugno.
Difficile parlare di Cultura in un Paese che invecchia, dove aumentano esponenzialmente le persone che non riescono a curararsi per mancanza di mezzi economici esattamente come l’obesità infantile in assenza di seria attività sportiva.
Quello dei nostri politici è una sorta di fotoromanzo del terzo millennio e, se nel dopoguerra, i racconti – strutturati con fotografie e pochissimo testo – insegnarono a leggere a milioni di ragazze le cui eroine fungevano da messaggio di speranza futura, oggi l’intento è contrario: azzerando educazione e rispetto, portando alla ribalta arroganza e superbia, violenza verbale e fisica con l’obiettivo di allontanare l’interesse alle istituzioni così da manipolare e manovrare al meglio il Popolo che, costituzionalmente, dovrebbe essere sovrano.

La Redazione

Firenze, 1° maggio 2018