Presentata la stagione 2017/18 dell’Opera di Francoforte. Un cartellone ambizioso che, con dodici nuove produzioni, spazia dal barocco di Jan Dismas Zelenka alle prime assolute di due opere contemporanee.
La stagione si apre il 10 settembre con la première de Il Trovatore, una coproduzione con la Royal Opera House di Londra affidata alla regia di David Bösch (già artefice a Francoforte di un Olandese Volante assai cupo) e alla direzione musicale di Jader Bignamini; Elza van den Heever torna a Francoforte nel ruolo di Leonora, mentre Tanja Ariane Baumgartner vestirà i panni di Azucena.
Il programma contiene belle pagine di Belcanto con Roberto Devereux (in forma di concerto) e un nuovo allestimento della Norma in coproduzione con l’Opera di Oslo, con ancora Elza van den Heever nei panni della protagonista, affiancata da Stefano La Colla e Gaëlle Arquez. Sarà una stagione molto “italiana” non solo per i titoli. Nutrita la pattuglia di artisti del Belpaese che passeranno da Francoforte. Basti ricordare che Antonello Manacorda dirigerà L’Africaine, grand opéra di Giacomo Meyerbeer, mentre Simone Di Felice sarà sul podio per il Rinaldo di Händel inscenato al Bockenheimer Depot, il secondo palcoscenico dell’Opera francofortese. Tito Ceccherini sarà chiamato invece a dirigere Aus einem Totenhaus di Janáček, sicuramente fra i punti più alti della nuova stagione.
Keith Warner, regista fra i più richiesti al giorno d’oggi, presenterà un nuovo allestimento del Peter Grimes di Benjamin Britten, affidato alla bacchetta del Generalmusikdirektor Sebastian Weigle. Weigle dirigerà anche il Capriccio di Strauss, per la regia di Brigitte Fassbaender e con Camilla Nylund nella parte della contessa Maddalena. Anche l’operetta si ritaglia uno spazio con il brio della Die lustige Witwe (La Vedova Allegra) diretta dalla giovane ma già affermata Joana Mallwitz.
Un occhio di riguardo, come di consueto, per il teatro musicale odierno. Il cartellone contiene la prima assoluta di Der Mieter (l’Inquilino), opera in tre atti di Arnulf Herrmann (Heidelberg *1968). Si prosegue con la commedia drammatica Enrico di Manfred Trojahn (*1949) e con un altro debutto assoluto: A Wintery Spring, opera commissionata dalla stessa Opera di Francoforte al compositore tedesco di origini giordane Saed Haddad (*1972), e accoppiata in un dittico intrigante all’opera barocca Il serpente di bronzo (1730).
Assai nutrito anche il calendario delle riprese, fra cui il Werther di Massenet che vedrà come protagonista Louise Alder, fresca vincitrice degli International Opera Awards 2017 nella categoria “Young Singer” e l’applaudito Entführung di Christof Loy. Le recite sono affiancate da una ricca schiera di altri appuntamenti. In cartellone otto recital con gli artisti dell’ensemble di Francoforte e ospiti di valore fra cui Lawrence Brownlee e Dorothea Röschmann. Una stagione teatrale impegnativa, con 180 alzate di sipario e un totale di oltre 500 eventi, che dovrà confermare il successo di pubblico e di critica della stagione corrente (oltre il 90% dei posti occupati e più di 12000 abbonamenti).
Il programma completo sul sito ufficiale,