Nelle Marche, Corinaldo, eletto nel 2007 il borgo più bello d’Italia, il 7 e l’8 luglio tornerà a essere “invaso” dall’arte e dalle scenografie in movimento del Festival di Danza Urbana giunto alla nona edizione, curata dalla direttrice artistica Patrizia Salvatori. Un racconto danzato di architetture senza tempo e linguaggi contemporanei in un dialogo con il territorio sempre più stretto e partecipato.
Tra le mura trecentesche e i vicoli inalterabili al tempo, due giornate in cui la danza diventa espressione della fusione di luoghi e corpi tra musica, suoni, colori e incursioni urbane. Un connubio inscindibile e, per la prima serata (ore 21:00), al centro della scena sarà la Scalinata che diventerà il punto focale per i danzatori, così da permettere al pubblico di godere dello spettacolo, ma anche di farne parte da un punto d’osservazione completamente ribaltato partecipando a una performance multi-prospettica.
Nella stessa serata, protagonista anche il gruppo storico Musici e Alfieri dell’Araba Fenice, insieme alla Compagnia Gdo/Uda con le coreografie di Ilenja Rossi e gli artisti Maria Olga Palliani e Nicola Migliorati.
Però, ad aprire la staffetta danzante, dalle 18:30 (del 7 luglio), saranno le incursioni coreografiche di realtà e compagnie del territorio, tra cui My Dance di Casine di Ostra, Nuovo Spazio Studio Danza di Jesi e Dance Movement di Senigallia, alle quali è affidata anche la prima esibizione dell’8 luglio, per poi passare il testimone alla parata di strada – a cura del Gruppo Danza Oggi – ispirata al clima lunare e rarefatto dell’impianto scenico di La Strada di Fellini.
Dopo la citazione felliniana e la rievocazione attraverso visioni e colori della celebre pellicola, la programmazione dell’8 luglio proseguirà alle 20:30, a Piazza del Terreno dove tornerà in scena la Compagnia Gdo/Uda insieme alla danza orientale di Les Soeurs du Vent – compagnia diretta da Alexia Nura – la danzatrice Monica Castorina protagonista dell’Expo Dubai 2020 all’interno del progetto Beauty in The Beauty – e l’Associazione Inscena che presenterà per l’occasione Daniela Maccari e il suo “Canto alla Luna”: creazione di Lindsay Kemp per Daniela Maccari con musica dal ‘Rusalka’ di Dvorak, creato in occasione di Pitti 2017 per lo spettacolo “Kemp Dreams Kabuki Courtesans”. Protagonista anche la Piazza del Quadrato, luogo che per sua natura richiama alla concentrazione della comunità nello spazio.
Il Festival si chiuderà con un momento di incontro e di comunità declinando la danza e il cibo in una ritrovata convivialità, una speciale “serata di gala” a cui tutti sono invitati, accompagnata dalla degustazione di prodotti locali.