Damien Hirst protagonista veneziano della prossima primavera. La Fondazione Pinault sta preparando, per la prima volta in contemporanea nelle due sedi italiane della Collezione, una mostra interamente affidata a un singolo artista con la grande personale a lui dedicata.
Palazzo Grassi, veduta dal Canal grande
Dopo la retrospettiva del 2004 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la mostra aprirà al pubblico domenica 9 aprile 2017 sia a Palazzo Grassi che a Punta della Dogana e sarà curata da Elena Geuna iscrivendosi nell’ambito del ciclo di monografie intitolate a grandi artisti contemporanei: Urs Fischer (2012), Rudolf Stingel (2013), Martial Raysse (2015) e Sigmar Polke (2016) che si alternano alle mostre collettive tematiche della Collezione Pinault.
Punta della dogana veduta dal canal grande
Il progetto è frutto di un lavoro durato dieci anni e l’esposizione nelle due sedi rappresenterà il culmine dello stretto rapporto tra l’artista e la Collezione Pinault. Il lavoro di Damien Hirst, artista imprescindibile della collezione, è già stato presentato due volte a Palazzo Grassi: nel 2006 in occasione della mostra inaugurale “Where Are We Going?” – l’esposizione prendeva il titolo proprio dall’opera Where Are We Going? Where Do We Come From? Is There a Reason? (2000–2004) dell’artista britannico – e nel 2007 in “Una selezione Post-Pop”. Altri lavori di Damien Hirst sono stati esposti in occasione di altre due mostre della Collezione Pinault: “A Triple tour” alla Conciergerie di Parigi nel 2013 e “Art Lovers” al Grimaldi Forum di Monaco nel 2014.
Installation view from the exhibition Where Are We Going, Palazzo Grassi 2006 Damien Hirst Where Are We Going ? Where Do We Come From ? Is There a Reason ?, 2000-2004  Glass and Stainless steel cabinet with animal
Damien Hirst nasce nel 1965 a Bristol, cresce a Leeds e dal 1986 al 1989 studia belle arti al Goldsmith College di Londra. Durante il suo secondo anno, Damien Hirst lavora all’organizzazione e alla curatela di “Freeze”, una mostra collettiva nota per essere stata il trampolino di lancio non solo per Hirst stesso, ma per un’intera generazione di giovani artisti britannici.
Dalla fine degli anni ’80, una vasta serie di installazioni, sculture, dipinti e disegni con il fine di esplorare le complesse relazioni tra arte, bellezza, religione, scienza, vita e morte. Con i suoi lavori – tra cui l’iconico squalo in formaldeide The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living (1991) e For the Love of God (2007), calco in platino di un teschio tempestato di 8.601 purissimi diamanti – Damien Hirst sfida le certezze del mondo contemporaneo, esaminando tutte le incertezze insite nella natura dell’uomo. Attualmente Damien Hirst vive e lavora tra Londra e Gloucester.

Dettagli

Didascalia Installation view from the exhibition
Where Are We Going, Palazzo Grassi 2006
Damien Hirst Where Are We Going ? Where Do We Come From ? Is There a Reason ?, 2000-2004  Glass and Stainless steel cabinet with animal skeletons 204 x 365 x 365 cm
Damien Hirst Some Comfort Gained from the Acceptance of the Inhe rent Lies in Everything , 1996  Glass, steel, formaldehyde solution and two cows contained in twelve tanks 200 x 90,2 x 30,5 cm each
Damien Hirst Infinity , 2001  Stainless steel and glass cabinet with resin, metal and plaster pills Installation view Palazzo Grassi, Venezia.
Photo credit: Santi Caleca © Damien Hirst

 

Installation view from the exhibition Where Are We Going, Palazzo Grassi 2006 Palazzo Grassi, veduta dal Canal grande (courtesy Fondazione Pinault) Punta della Dogana veduta dal Canal Grande (courtesy Fondazione Pinault) Installation view from the exhibition Where Are We Going, Palazzo Grassi 2006

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Data: 09 Aprile, 2017