Con un omaggio a Ennio Morricone è iniziata la 77ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia, un’edizione che ha tutte le carte in regola per passare alla storia, non solo perché alla cerimonia di apertura erano in presenza i direttori dei maggiori festival europei – a rappresentare quelli di tutto il mondo – con un manifesto a supporto della sopravvivenza del Cinema, ma perché il più antico dei festival cinematografici, che già è stato modello strutturale per tutti gli altri, diventa nuovo esempio da seguire per svolgere manifestazioni future in tempi di pandemia.
Le regole imposte dalla situazione sanitaria mondiale hanno inibito quest’anno la partecipazione di grandi produzioni da Hollywood e solo qualche titolo indipendente ha rappresentato il cinema statunitense. Il programma comunque ricco ed eterogeneo ha visto una forte presenza di sguardi femminili, nove su diciotto in concorso, con i Leoni d’Oro alla Carriera assegnati a un’icona vivente come Tilda Swinton e ad Ann Hui, unica donna regista della New wave di Hong Kong degli anni ’80.
La giuria del concorso presieduta da Cate Blanchett ha assegnato il Leone d’Oro proprio a un’opera non convenzionale come Nomadland della cinese Chloé Zhao, al terzo lungometraggio nel cinema indipendente USA, con Frances McDormand tra i nomadi emarginati della società; come già Gong Li tra veri contadini della campagna cinese in La storia di Qiu Ju di Zhang Yimou, l’attrice due volte premio Oscar ha potuto contare sul fatto di non essere identificata come una stella di Hollywood.
Anche il Gran Premio della Giuria è andato a un film che in qualche modo parla di vite al margine, il messicano Nuevo orden di Michel Franco mette in scena conflitti di strada contro la polizia a Città del Messico mentre nei quartieri alti si danno feste di lusso, la collisione tra questi mondi e le enormi disparità sempre più forti finiscono per creare situazioni esasperate che il regista aveva immaginato estreme, ma che lo stato di reclusione collettiva imposto dal virus ha reso più reali del previsto.
Diretto e sincero il messaggio di ringraziamento inviato dall’Iran dal giovane Rouhollah Zamani, premio Marcello Mastroianni all’attore esordiente per Khorshid di Majid Majidi, che fino a un anno fa vendeva oggetti nella metropolitana di Teheran insieme alla piccola Shamila Shirzad con lui nel film; nel ringraziare il cinema e il regista per aver cambiato la sua vita riconsegnandogli un futuro, il ragazzo ha parlato della necessità di eliminare la vergogna del lavoro minorile.
Nella sezione Orizzonti la giuria presieduta Claire Denis ha assegnato il premio al Miglior Film al meraviglioso Dashte khamoush dell’iraniano Ahmad Bahrami, un raffinato bianco e nero con eleganti movimenti di macchina e una struttura narrativa che, come una liturgia visiva, torna spesso a uno stesso snodo narrativo che assume valore di metaforico salmo responsoriale, per raccontare la vita e la fatica in un’anacronistica fabbrica di mattoni fatti a mano sperduta nel deserto. Capolavoro.
Il Premio Speciale della Giuria è andato a Dorogie tovarischi! di Andrei Konchalovsky che negli ultimi anni non se n’è mai andato da Venezia a mani vuote, ma anche il cinema italiano ha avuto due riconoscimenti: la Coppa Volpi all’interpretazione maschile a Pierfrancesco Favino per Padrenostro di Claudio Noce, sull’attentato subito negli anni di piombo dal padre del regista, e premio Orizzonti alla sceneggiatura a Pietro Castellitto autore e regista esordiente della sua commedia I predatori.
Nel ringraziare il giovane Castellitto ha dedicato il premio a quelli che non la pensano come lui, perché ‘soltanto legittimando chi non la pensa come noi, troveremo la forza di reinventare il futuro‘. Leone d’Argento alla regia al giapponese Kiyoshi Kurosawa per Spy no tsuma, dramma ambientato all’inizio della seconda guerra mondiale per riflettere sul conflitto tra dovere collettivo e libertà individuale. A seguire come di consueto elenco completo dei premiati di questa edizione.
I premi della 77ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia 2020
- Leone d’Oro: Nomadland (terra dei nomadi) di Chloé Zhao
- Leone d’Argento Gran Premio della Giuria: Nuevo orden (nuovo ordine) di Michel Franco
- Leone d’Argento alla miglior regia: Kiyoshi Kurosawa per Spy no tsuma (moglie di una spia)
- Premio Speciale della Giuria: Dorogie tovarischi! (cari compagni!) di Andrei Konchalovsky
- Coppa Volpi interpretazione femminile: Vanessa Kirby per Pieces of a woman (parti di una donna) di Kornél Mundruczó
- Coppa Volpi interpretazione maschile: Pierfrancesco Favino per Padrenostro di Claudio Noce
- Premio Marcello Mastroianni attore emergente: Rouhollah Zamani per Khorshid (sole) di Majid Majidi
- Premio alla miglior sceneggiatura: Chaitanya Tamhane per The disciple (il discepolo)
- Leone del Futuro – Premio Opera Prima (Luigi De Laurentis): Listen (ascolta) di Ana Rocha de Sousa
- Premio Orizzonti al miglior film: Dashte khamoush (terra desolata) di Ahmad Bahrami
- Premio Orizzonti alla miglior regia: La Diaz per Lahi, hayop (genus pan)
- Premio Orizzonti alla miglior sceneggiatura: Pietro Castellitto per I predatori
- Premio Speciale della Giuria Orizzonti: Listen (ascolta) di Ana Rocha de Sousa
- Premio Speciale Orizzonti per la miglior interpretazione maschile: Yahya Mahayni per The man who sold his skin (l’uomo che vendeva la sua pelle) di Kaouther Ben Hania
- Premio Speciale Orizzonti per la miglior interpretazione femminile: Khansa Batma per Zanka Contact di Ismaël el Iraki
- Premio Orizzonti al miglior cortometraggio: Entre tú y Milagros di Mariana Saffon
- Premio Venezia Realtà Virtuale al miglior film: The hangman at home. An immersive single user experience di Michelle Kranot, Uri Kranot
- Premio Venezia alla miglior esperienza di Realtà Virtuale: Finding Pandora X di Kiira Benzing
- Premio Venezia Realtà Virtuale miglior storia: Sha si da ming xing (killing a superstar) di Fan Fan
- Leone d’Oro alla carriera: Tilda Swinton
- Leone d’Oro alla carriera: Ann Hui
Didascalie immagini
- La locandina di Venezia 77 disegnata da Lorenzo Mattotti
- Leoni d’Oro alla carriera 2020 a Tilda Swinton e Ann Hui
- Leone d’Oro a Nomadland / Frances McDormand e Chloé Zhao in collegamento da Pasadena, California
- A Nuevo orden di Michel Franco il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria
- Il giovane Rouhollah Zamani, premio Marcello Mastroianni all’attore esordiente per Khorshid in collegamento dall’Iran /Il regista Majid Majidi e la piccola Shamila Shirzad ritirano il premio
- Miglior Film Orizzonti: Dashte khamoush di Ahmad Bahrami, in collegamento dall’Iran
- Pietro Castellitto miglior sceneggiatura Orizzonti per I predatori / Pierfrancesco Favino Coppa Volpi all’interpretazione maschile per Padrenostro di Claudio Noce
- Leone d’Argento alla Regia a Kiyoshi Kurosawa, in collegamento da Tokyo, per Spy no tsuma
- Premio Speciale della Giuria a Dorogie tovarischi! di Andrei Konchalovsky / Coppa Volpi all’interpretazione femminile a Vanessa Kirby per Pieces of a woman di Kornél Mundruczó
- Premio Miglior Sceneggiatura a Chaitanya Tamhane per il suo The disciple
- Premio Orizzonti alla regia al filippino Lav Diaz per Lahi, hayop (genus pan)
- Premio Orizzonti all’interpretazione maschile a Yahya Mahayni per The man who sold his skin di Kaouther Ben Hania / Premio Orizzonti all’interpretazione femminile all’esordiente Khansa Batma per Zanka Contact di Ismaël el Iraki, nel ritirarle il premio il regista ha definito l’attrice ‘il suo eroe, meglio di Batman‘
- L’attore James Norton e il piccolo Daniel Lamont, protagonisti di Nowhere special di Uberto Pasolini, insieme al regista / Altre opere interessanti della sezione Orizzonti: Gaza Mon Amour di Tarzan & Arab Nasser, Yellow Cat di Adilkhan Yerzhanov / La presidente di giuria Cate Blanchett
IN COPERTINA
Frances McDormand e Chloé Zhao protagonista e regista di Nomadland, Leone d’Oro 2020