Quando lo scorso luglio è stato annunciato il programma della 76ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia in molti sono rimasti perplessi per la presenza in concorso di Joker, un derivato dal mondo dei supereroi a fumetti che monopolizza da anni la produzione hollywoodiana, con prodotti di enorme successo sul piano economico ma che nulla hanno a che fare con l’Arte; ad amplificare il pregiudizio verso il film sulla nemesi per antonomasia di Batman, la regia di Todd Phillips noto per commedie leggere come la trilogia di Una notte da leoni.
Invece, lontano dalla sicurezza di territori già battuti, il regista newyorkese con Joker confeziona un’opera cupa e disturbante a tratti brutale, a cui la giuria presieduta da Lucrecia Martel ha meritatamente assegnato il Leone d’Oro. Un dramma senza redenzione a cui il grande Joaquin Phoenix dona una delle sue interpretazioni migliori, il ritratto estremamente realistico di un soggetto destinato a scivolare lentamente nell’abisso della sua follia. Il tutto immerso in una Gotham – New York – City degli anni ’70 che rende il film notevole anche sul piano visivo, con l’accurata ricostruzione d’epoca e una colorata fotografia ispirata al cinema della Nuova Hollywood di quegli anni.
Grande soddisfazione anche per il Gran Premio della Giuria assegnato a J’accuse di Roman Polanski, in Italia ad ottobre con il titolo L’ufficiale e la spia, solido thriller che ripercorre l’iter processuale dell’affare Dreyfus sul finire del XIX secolo; cronaca di una vergognosa pagina della storia francese con le ottime interpretazioni di un cast variegato capitanato da Jean Dujardin e Louis Garrel. Questa vittoria pone una pietra tombale su tutte le inutili polemiche che volevano la presidente di giuria, schierata per motivi giudiziari extra-cinematografici, contro il grande regista franco-polacco.
La Coppa Volpi alla miglior interpretazione maschile è andata a Luca Marinelli per Martin Eden di Pietro Marcello, ottima prova d’attore che risalta ancor di più in un’opera che soffre un po’ dello stile poetico del regista casertano, non sempre all’altezza delle aspirazioni. Il messaggio politico di lotta per l’uguaglianza e la fraternità del film ha trovato spazio anche nel discorso di ringraziamento dell’attore, che ha dato voce a tutti quei milioni di italiani che non si sentono rappresentati dalle posizioni intransigenti assunte recentemente dal governo italiano ai danni di migranti in fuga cui è stato negato l’approdo.
Premio Speciale della Giuria all’impegno di La mafia non è più quella di una volta firmato da Franco Maresco, che prosegue il discorso sulla sua Sicilia iniziato già col precedente Belluscone – una storia siciliana presentato al Lido cinque anni fa. Leone d’Argento alla regia per lo svedese Roy Andersson autore di Om det oändliga – Dell’infinito, comico e surreale, risulta a tratti ripetitivo rispetto a Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza che nel 2014 gli ha fatto conquistare il Leone d’Oro, ma sulla qualità della messa in scena e quindi sull’assegnazione del premio non c’è nulla da eccepire.
Condivisibile anche il premio per la sceneggiatura assegnato al cartone animato No.7 Cherry Lane scritto e diretto da Yonfan, oggetto di difficile collocazione che speriamo di vedere presto disponibile per il pubblico italiano; una struggente storia d’amore nella Hong Kong del 1967, agitata da scontri di piazza che hanno una sorprendente analogia con l’attuale contemporaneità. Il ritratto nostalgico di un mondo scomparso che anche sotto il dominio britannico sapeva garantire libertà di espressione alla sua popolazione, un racconto che dichiarando esplicitamente il suo non voler essere di troppo facile approccio chiede impegno allo spettatore per affrontarne la sublime lentezza narrativa.
A Toby Wallace il Premio Marcello Mastroianni per un giovane attore emergente, assegnato per la sua interpretazione nel film Babyteeth di Shannon Murphy – unica opera d’esordio nel concorso principale – commedia drammatica, straziante e divertente, di cui sono certo sentiremo parecchio parlare per la sua potenza emotiva. Dispiace per l’assenza tra i premiati del ceco The painted bird di Václav Marhoul, che speriamo possa raggiungere comunque gli schermi italiani, e del bellissimo Il sindaco del rione Sanità di Mario Martone che sarà distribuito nelle sale il prossimo 30 settembre da Nexo Digital, ma solo per tre giorni.
Anche nella sezione Orizzonti si sono potute vedere opere originali e interessanti, che raccontano mondi lontani e gettano luce su pagine della Storia che si vorrebbero occultare, come il cileno Blanco en blanco di Théo Court premiato per la regia, che denuncia un genocidio dimenticato all’origine degli Stati moderni di Argentina e Cile. Il premio alla miglior interpretazione femminile è andato alla spagnola Marta Nieto per Madre di Rodrigo Sorogoyen, un’opera intensa che nel drammatico incipit inchioda con una forte tensione allo schermo; già nel listino Movie Inspired, sarà presto nei cinema italiani.
Come di consueto a seguire elenco completo dei vincitori.
I premi della 76ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2019
- Leone d’Oro: Joker di Todd Phillips
- Leone d’Argento Gran Premio della Giuria: J’accuse di Roman Polanski
- Leone d’Argento alla miglior regia: Roy Andersson per Om det oändliga – Dell’infinito
- Premio Speciale della Giuria: La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco
- Coppa Volpi interpretazione femminile: Ariane Ascaride per Gloria Mundi di Robert Guédiguian
- Coppa Volpi interpretazione maschile: Luca Marinelli per Martin Eden di Pietro Marcello
- Premio Marcello Mastroianni attore emergente: Toby Wallace per Babyteeth di Shannon Murphy
- Premio alla miglior sceneggiatura: Yonfan per No. 7 Cherry Lane di Yonfan
- Leone del Futuro – Premio Opera Prima (Luigi De Laurentis): You will die at 20 di Amjad Abu Alala
- Premio Orizzonti al miglior film: Atlantis di Valentyn Vasyanovych
- Premio Orizzonti alla miglior regia: Théo Court per Blanco en blanco
- Premio Orizzonti alla miglior sceneggiatura: Jessica Palud, Philippe Lioret e Diastème per Revenir di Jessica Palud
- Premio Speciale della Giuria Orizzonti: Verdict di Raymund Ribay Gutierrez
- Premio Speciale Orizzonti per la miglior interpretazione maschile: Sami Bouajila per Bik eneich – un figlio di Mehdi M. Barsaoui
- Premio Speciale Orizzonti per la miglior interpretazione femminile: Marta Nieto per Madre di Rodrigo Sorogoyen
- Premio Orizzonti al miglior cortometraggio: Darling di Saim Sadiq
- Premio Venezia Classici al miglior documentario sul cinema: Babenco – tell me when I die di Barbára Paz
- Premio Venezia Classici al miglior classico restaurato: Extase di Gustav Machatý
- Premio Venezia Realtà Virtuale al miglior film: The key di Céline Tricart
- Premio Venezia alla miglior esperienza di Realtà Virtuale: A linha di Ricardo Laganaro
- Premio Venezia Realtà Virtuale miglior storia: Daughters of Chibok di Joel Benson
- Leone d’Oro alla carriera: Pedro Almodóvar
- Leone d’Oro alla carriera: Julie Andrews
Didascalie immagini
- Fotogramma della sigla realizzata da Lorenzo Mattotti che precede ogni proiezione / Locandina che annuncia la prossima uscita di Joker
- Todd Phillips e Joaquin Phoenix con il Leone d’Oro per il loro bellissimo Joker
- Emmanuelle Seigner con il Gran Premio della Giuria per J’accuse – L’ufficiale e la spia di Roman Polanski
- Luca Marinelli a fianco della presidente di giuria Lucrecia Martel ringrazia per la Coppa Volpi alla sua interpretazione in Martin Eden di Pietro Marcello
- La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco / Om det oändliga – Dell’infinito di Roy Andersson
- Yonfan con il premio alla miglior sceneggiatura per il suo No.7 Cherry Lane
- Toby Wallace con il Premio Marcello Mastroianni per Babyteeth di Shannon Murphy
- Théo Court miglior regista sezione Orizzonti per il suo Blanco en blanco
- The painted bird di Václav Marhoul / Il sindaco del rione Sanità di Mario Martone
- Ariane Ascaride con la Coppa Volpi all’interpretazione femminile in Gloria Mundi di Robert Guédiguian
- Miglior film sezione Orizzonti a Atlantis di Valentyn Vasyanovych
- Migliori interpretazioni per la sezione Orizzonti a Sami Bouajila per Bik eneich – un figlio di Mehdi M. Barsaoui e a Marta Nieto per Madre di Rodrigo Sorogoyen
- Leoni d’Oro alla carriera: Julie Andrews e Pedro Almodóvar
IN COPERTINA
Il regista Todd Phillips affiancato da Joaquin Phoenix con il Leone d’Oro per il suo Joker