Si è consumato il consueto rito annuale dell’assegnazione del premio David di Donatello, il più ambito riconoscimento del Cinema italiano giunto alla sua 68ª edizione; ma prima di affrontare la cronaca della serata trovo doveroso esprimere rammarico per l’ingiustificata assenza tra i candidati di Leonardo Maltese, straordinario esordiente non protagonista in Il signore delle formiche di Gianni Amelio, film ignorato dal verdetto della giuria con undici candidature e nessuna vittoria.

Posto che quest’anno il livello generale delle opere in competizione era molto alto, rendendo difficile scegliere un solo candidato in ogni categoria per cui fare il tifo, alla fine le statuette sono andate distribuite tra vari titoli senza un trionfatore assoluto. Miglior film è Le otto montagne dei belgi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersh – che vince anche per sceneggiatura non originale, suono e fotografia – a cui avrei preferito di gran lunga Esterno notte o La stranezza.

Quattro premi anche al monumentale affresco Esterno notte di Marco Bellocchio, diciotto candidature, che oltre a regia, montaggio e trucco porta a casa il doveroso riconoscimento alla superlativa interpretazione di Fabrizio Gifuni; nel ruolo di Aldo Moro l’attore romano offre una prova che va molto al di là della semplice mimesi, restituendo una verità del personaggio che è qualcosa di impalpabile, ma inequivocabilmente folgorante, per cui la vittoria era imperativa.

La stranezza di Roberto Andò, stranezza di fatto nel panorama produttivo italiano col suo coalizzare sforzi di realtà in perenne competizione come Medusa Film e Rai Cinema, vince per miglior produttore, sceneggiatura originale, scenografie e costumi; un’opera intelligente e divertente insieme – binomio raro da troppo tempo sul fronte della commedia – che racconta l’ipotetica genesi dei Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, con Toni Servillo e il duo comico Ficarra e Picone.

Una raffinatezza che parte già dalla scrittura e che palesa ancora di più la mediocrità di titoli a cui la polvere del tempo non è sufficiente a dare spessore, mi riferisco al David Speciale assegnato a un artigiano di cinepanettoni che – lo dico da spettatore prima che da recensore – sono stati strumenti che hanno contribuito al progressivo abbassamento del livello culturale del popolo italiano; forse la comunità del cinema italiano ha voluto premiare un amico già in là con gli anni.

Ma la vera piacevole stranezza di questa edizione è il gran numero di ‘prime volte’ registrato tra i vincitori, quasi due terzi delle categorie ha visto salire sul palco candidati alla loro prima vittoria, e In questo senso un piccolo trionfo si registra con Settembre di Giulia Louise Steigerwalt, delicata commedia rimasta tredici anni in fondo ad un cassetto, che trasforma in premi tutte e due le sue candidature: al regista esordiente e all’attrice Barbara Ronchi come protagonista.

Con mises che volevano essere eleganti, ma accompagnate da trucco pesante in alcuni casi sfidavano il buongusto, e l’inevitabile pioggia di ringraziamenti ‘domestici’ la serata è scorsa via veloce con ben poche emozioni, nonostante sorprese nelle assegnazioni; perciò hanno brillato ancor di più, in questo mare di ovvietà, la simpatia di un Marco Bellocchio sinceramente sorpreso della vittoria come regista e alcuni interventi a cui è bello dare rilievo in queste righe.

La produttrice Marina Cicogna a cui è stato assegnato il David alla Carriera, nata nel Cinema con il nonno materno che fu fondatore della Mostra di Venezia e vera pioniera in un ambiente all’epoca esclusivamente maschile, che ha prodotto opere immortali per autori come Elio Petri e Pier Paolo Pasolini, ha ricordato i tempi d’oro in cui poteva lavorare in completa libertà senza finanziamenti pubblici o televisivi, quindi del tutto immune ai condizionamenti preventivi di oggi.

Ringrazio la mia lentezza, la mia fragilità, […] la fantasia, l’immaginazione, che sono il grande antidoto a questi tempi così aggressivi” ha detto Fabrizio Gifuni, citando anche quei cineasti un po’ defilati che gli hanno insegnato l’importanza della libertà fuori dalle logiche del profitto e l’Associazione Unita che lotta per la tutela del mestiere di attore; dedica che si sposa con quella di Francesco Di Leva ai ragazzi di San Giovanni a Teduccio, il quartiere di Napoli dove l’attore non protagonista per Nostalgia, col teatro offre ai giovani un’alternativa alla strada, proprio come fa il suo personaggio.

Vincitori e candidati dalla 68 ª edizione del premio David di Donatello.
Miglior film: Le otto montagne (Wildside, Rufus, Menuetto, Pyramide Productions, Vision Distribution)
Esterno notte (Lorenzo Mieli e Simone Gattoni)
Il signore delle formiche (Simone Gattoni, Beppe Caschetto, Moreno Zani e Malcom Pagani)
La stranezza (Angelo Barbagallo e Attilio De Razza)
Nostalgia (Medusa Film, Maria Carolina Terzi, Luciano e Carlo Stella per Mad Entertainment; Roberto Sessa per Picomedia; Angelo Laudisa per Rosebud Entertainment Pictures)

Miglior regia: Marco Bellocchio per Esterno notte
Gianni Amelio per Il signore delle formiche
Roberto Andò per La stranezza
Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersh per Le otto montagne
Mario Martone per Nostalgia

Migliore regista esordiente: Giulia Louise Steigerwalt per Settembre
Carolina Cavalli per Amanda 
Jasmine Trinca per Marcel!
Niccolò Falsetti per Margini
Vincenzo Pirrotta per Spaccaossa FOTO10

Miglior sceneggiatura originale: Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso per La stranezza
Gianni Di Gregorio, Marco Pettenello per Astolfo
Susanna Nicchiarelli per Chiara
Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino per Esterno notte
Gianni Amelio, Edoardo Petti, Federico Fava per Il signore delle formiche
Emanuele Crialese, Francesca Manieri, Vittorio Moroni per L’immensità

Migliore sceneggiatura non originale: Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersh per Le otto montagne
Salvatore Mereu per Bentu
Massimo Gaudioso, Kim Rossi Stuart per Brado
Francesca Archibugi, Laura Paolucci, Francesco Piccolo per Il colibrì
Mario Martone e Ippolita Di Majo per Nostalgia

Miglior produttore: Angelo Barbagallo e Attilio De Razza con Medusa Film e Rai Cinema per La stranezza
Lorenzo Mieli e Simone Gattoni per Esterno notte
Wildside, Rufus, Menuetto, Pyramide Productions, Vision Distribution per Le otto montagne
Maria Carolina Terzi, Luciano e Carlo Stella, Roberto Sessa, Angelo Laudisa per Nostalgia
Carla Altieri, Roberto De Paolis, Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri e Rai Cinema per Princess FOTO11

Migliore attrice protagonista: Barbara Ronchi per Settembre
Benedetta Porcaroli per Amanda
Margherita Buy per Esterno notte
Penelope Cruz per L’immensità
Claudia Pandolfi per Siccità

Miglior attore protagonista: Fabrizio Gifuni per Esterno notte
Luigi Lo Cascio per Il signore delle formiche
Ficarra e Picone per La stranezza
Alessandro Borghi per Le otto montagne
Luca Marinelli Le otto montagne

Migliore attrice non protagonista: Emanuela Fanelli per Siccità
Giovanna Mezzogiorno per Amanda
Daniela Marra per Esterno notte
Giulia Andò per La stranezza
Aurora Quattrocchi per Nostalgia FOTO12

Miglior attore non protagonista: Francesco Di Leva per Nostalgia
Fausto Russo Alesi per Esterno notte
Toni Servillo per Esterno notte
Elio Germano per Il signore delle formiche
Filippo Timi per Le otto montagne

Miglior autore della fotografia: Ruben Impens per Le otto montagne
Francesco Di Giacomo per Esterno notte
Giovanni Mammolotti per I racconti della domenica – La storia di un uomo perbene
Maurizio Calvesi per La stranezza
Paolo Carnera per Nostalgia

Migliore compositore: Stefano Bollani per Il pataffio
Fabio Massimo Capogrosso per Esterno notte
Michele Braga, Emanuele Bossi per La stranezza
Daniel Norgren per Le otto montagne
Franco Piersanti per Siccità FOTO13

Miglior canzone originale: Proiettili (Ti mangio il cuore) da Ti mangio il cuore di Joan Thiele, Elisa, Emanuele Triglia e Elodie
Se mi vuoi da Diabolik – Ginko all’attacco! di Diodato
Caro amore lontanissimo da Il colibrì di Sergio Endrigo e Riccardo Senigallia
Culi culagni da Il pataffio di Stefano Bollani e Luigi Malerba
La palude da Margini di Niccolò Falsetti, Giacomo Pieri, Alessio Ricciotti, Francesco Turbanti

Miglior scenografo: Giada Calabria con Loredana Raffi per La stranezza
Andrea Castorina con Marco Martucci e Laura Casalini per Esterno notte
Marta Maffucci con Carolina Ferrara per Il signore delle formiche
Tonino Zera con Maria Grazia Schirippa e Marco Bagnoli per L’ombra di Caravaggio
Massimiliano Nocente con Marcella Galeone per Le otto montagne

Miglior costumista: Maria Rita Barbera per La stranezza
Massimo Cantini Parrini per Chiara
Daria Calvelli per Esterno notte
Valentina Monticelli per Il signore delle formiche
Carlo Poggioli per L’ombra di Caravaggio FOTO14

Miglior truccatore: Enrico Iacoponi per Esterno notte
Federico Laurenti e Lorenzo Tamburini per Dante
Paola Gattabrusi e Lorenzo Tamburini per Il colibrì
Esmé Sciaroni per Il signore delle formiche
Luigi Rocchetti per L’ombra di Caravaggio

Miglior acconciatore: Desiree Corridoni per L’ombra di Caravaggio
Alberta Giuliani per Esterno notte
Samantha Mura per Il signore delle formiche
Daniela Tartari per L’immensità
Rudy Sifari per La stranezza

Migliore montatore: Francesca Calvelli e Claudio Misantoni per Esterno notte
Simona Paggi per Il signore delle formiche
Esmeralda Calabria per La stranezza
Nico Leunen per Le otto montagne
Jacopo Quadri per Nostalgia FOTO15

Miglior suono: Alessandro Palmerini, Alessandro Feletti, Marco Falloni per Le otto montagne
Gaetano Carito, Lilio Rosato, Nadia Paone per Esterno notte
Emanuele Cicconi, Mimmo Granata, Alberto Bernardi per Il signore delle formiche
Carlo Missidenti, Marta Billingsley, Gianni Pallotto per La stranezza
Emanuele Cecere, Silvia Moraes, Giancarlo Rutigliano per Nostalgia

Migliori effetti visivi: Marco Geracitano per Siccità
Alessio Bertotti, Filippo Robino per Dampyr
Simone Silvestri, Vito Picchinenna per Diabolik – Ginko all’attacco!
Massimo Cipollina per Esterno notte
Rodolfo Migliari per Le otto montagne

Premio Costanza Mangini al miglior documentario: Il cerchio di Sophie Chiarello
In viaggio di Gianfranco Rosi
Kill me if you can di Alex Infascelli
La timidezza delle chiome di Valentina Bertani
Svegliami a mezzanotte di Francesco Patierno FOTO16

Miglior film straniero: The Fabelmans (USA) di Steven Spielberg
Bones and all (Italia/USA) di Luca Guadagnino
Elvis (USA/Australia) di Baz Luhrmann
Licorice pizza (USA) di Paul Thomas Anderson
Triangle of sadness (Svezia) di Ruben Östlund

Miglior cortometraggio: Le variabili dipendenti di Lorenzo Tardella
Albertine where are you? di Maria Guidone
Ambasciatori di Francesco Romano
Il barbiere complottista di Valerio Ferrara
Lo chiamavano Cargo di Marco Signoretti

David giovani: L’ombra di Caravaggio di Michele Placido
Corro da te di Riccardo Milani
Il colibrì di Francesca Archibugi
La stranezza di Roberto Andò
Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersh FOTO17

David dello spettatore: Il grande giorno di Massimo Venier
David speciale: Isabella Rossellini / Enrico Vanzina
David alla carriera: Marina Cicogna

Dettagli

Didascalie immagini

  1. La serata di premiazione a Cinecittà / Leonardo Maltese in Il signore delle formiche di Gianni Amelio
  2. Charlotte Vandermeersh e Felix Van Groeningen con il David al miglior adattamento per Le otto montagne
  3. Un grandissimo Fabrizio Gifuni è Aldo Moro in Esterno notte di Marco Bellocchio
  4. Roberto Andò con il David alla sceneggiatura originale del suo La stranezza
  5. David speciale alla poliedrica Isabella Rossellini
  6. Giulia Louise Steigerwalt regista esordiente per il suo Settembre e la sua protagonista Barbara Ronchi
  7. Esterno notte: Marco Bellocchio regia, Francesca Calvelli e Claudio Misantoni montaggio, Enrico Iacoponi trucco
  8. David alla Carriera alla produttrice Marina Cicogna
  9. Francesco Di Leva miglior non protagonista in Nostalgia di Mario Martone
  10. Locandine cinematografiche dei candidati a miglior film, con Esterno notte distribuito in due parti
  11. Il momento del ricordo, la memoria di chi non è più qui
  12. Siccità di Paolo Virzì: attrice non protagonista Emanuela Fanelli e effetti speciali Marco Geracitano
  13. Stefano Bollani con il David vinto per la colonna sonora de Il pataffio di Francesco Lagi
  14. Giada Calabria miglior scenografa e Maria Rita Barbera miglior costumista per La stranezza
  15. Elodie col David per la canzone dal film Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa / L’ombra di Caravaggio: Desiree Corridoni per il trucco e un disorientato Michele Placido vincitore col suo film del David Giovani
  16. Il cerchio di Sophie Chiarello è il miglior documentario
  17. Un omaggio a Gina Lollobrigida recentemente scomparsa

IN COPERTINA

Il David di Donatello, il premio più ambito del Cinema italiano