La sospensione dell’incredulità è un problema che tutti i cineasti devono affrontare realizzando i loro film, Alfred Hitchcock ne ha fatto brillante tema centrale in Intrigo internazionale – trama senza capo né coda, eppure estremamente avvincente – ma ci sono titoli che a volte esigono l’impossibile. È il caso di Top Gun Maverick che chiede di considerare gli Stati Uniti regno del Bene assoluto, per legittimare la pianificazione dell’attentato che racconta, e nonostante questa improbabilità, ha ricevuto sei candidature.

Vero trionfatore della serata Everything everywhere all at once di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, che tutti chiamano i Daniels, opera originale e poco ortodossa che con undici candidature porta a casa sette statuette tra le categorie maggiori entrando nella storia; non solo perché è solo il quarto film a compiere l’impresa – dopo Accadde una notte, Qualcuno volò sul nido del cuculo e Il silenzio degli innocenti – ma anche perché è un film dal sapore popolare, tipologia di solito ignorata agli Oscar.

Pirotecnico racconto che spazia nel multiverso tra molteplici piani di realtà, il film invita in modi estremamente divertenti anche politicamente scorretti (finalmente) a pensare e agire in modo non convenzionale, come i personaggi che acquisiscono così qualità utili alla sopravvivenza. Oltre a miglior film, regia e sceneggiatura ha conquistato tre su quattro dei premi per la recitazione, con una grande Jamie Lee Curtis, comica e minacciosa, e la veterana protagonista Michelle Yeoh, entrambe alla prima candidatura.

Per la categoria attore non protagonista avrei voluto la vittoria di Barry Keoghan per Gli spiriti dell’isola, ma il ringraziamento di Ke Huy Quan – dopo l’esordio a dodici anni nel secondo Indiana Jones ha avuto difficoltà di carriera arrivando quasi a smettere, erano diciannove anni che non faceva un film – è stato commovente. Come il ritorno di Brendan Fraser, miglior attore per The whale di Darren Aronofsky, giustamente celebrato con la meritata vittoria per un ruolo intenso e toccante.

Bella sorpresa anche la vittoria di Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger, inno alla pace più che mai necessario di questi tempi, dal romanzo omonimo di Erich Maria Remarque che il nazismo aveva proibito e messo al rogo, con nove candidature e quattro premi, tra cui quello al film internazionale in rappresentanza della Germania. Grandi sconfitti con un numero di candidature tra sette e nove, ma senza alcun premio Elvis, The Fabelmans e Gli spiriti dell’isola.

Sul fronte dell’animazione i favoriti della vigilia sono stati incoronati vincitori: la lettura storica di Pinocchio da parte di Guillermo Del Toro, che colloca la vicenda del burattino creato da Collodi nell’Italia del ventennio fascista, come lungometraggio e il cortometraggio inglese Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo. Poco condivisibile la scelta del miglior documentario, su cui si addensa il sospetto di una strumentalizzazione politica comunque ingombrante ed estranea all’arte cinematografica.

Come di consueto a seguire l’elenco completo di candidati e vincitori, categoria per categoria di questa 95a edizione degli Academy Awards, familiarmente chiamati da sempre premi Oscar.

Miglior film: Everything everywhere all at once (Daniel Kwan, Daniel Scheinert, Jonathan Wang produttori)
Avatar: la via dell’acqua (James Camerun, Jon Landau produttori)
Elvis (Baz Luhrmann, Catherine Martin, Gail Berman, Patrick McCormick, Schuyler Weiss produttori)
The Fabelmans (Kristie Macosko Krieger, Steven Spielberg, Tony Kushner produttori)
Niente di nuovo sul fronte occidentale
(Malte Grunert produttore)
Gli spiriti dell’isola (Graham Broadbent, Pete Czernin, Martin McDonagh produttori)
Tár (Todd Field, Alexandra Milchan, Scott Lambert produttori)
Top Gun Maverick (Tom Cruise, Christopher McQuarrie, David Ellison, Jerry Bruckheimer produttori)
Triangle of sadness (Erik Emmendorff, Philippe Bober produttori)
Women talking (Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Frances McDormand produttori)

Miglior regia: Daniel Kwan & Daniel Scheinert per Everything everywhere all at once
Todd Field per Tár
Martin McDonagh per Gli spiriti dell’isola
Ruben Östlund per Triangle of sadness
Steven Spielberg per The Fabelmans

Migliore attrice: Michelle Yeoh in Everything everywhere all at once
Cate Blanchett in Tár
Ana de Armas in Blonde
Andrea Riseborough in To Leslie
Michelle Williams in The Fabelmans

Migliore attore: Brendan Fraser in The whale
Austin Butler in Elvis
Colin Farrell in Gli spiriti dell’isola
Paul Mescal in Aftersun
Bill Nighy in Living

Migliore attrice non protagonista: Jamie Lee Curtis in Everything everywhere all at once
Angela Bassett in Black Phanter: Wakanda forever
Hong Chau in The whale
Kerry Condon in Gli spiriti dell’isola
Stephanie Hsu in Everything everywhere all at once

Migliore attore non protagonista: Ke Huy Quan in Everything everywhere all at once
Brendan Gleeson in Gli spiriti dell’isola
Brian Tyree Henry in Causeway
Judd Hirsch in The Fabelmans
Barry Keoghan in Gli spiriti dell’isola

Migliore sceneggiatura originale: Daniel Kwan & Daniel Scheinert per Everything everywhere all at once
Steven Spielberg & Tony Kushner per The Fabelmans
Martin McDonagh per Gli spiriti dell’isola
Todd Field per Tár
Ruben Östlund per Triangle of sadness

Migliore sceneggiatura non originale: Sarah Polley per Women talking
Rian Johnson per Glass Onion – Knives Out
Kazuo Ishiguro per Living
Edward Berger, Lesley Paterson, Ian Stokell per Niente di nuovo sul fronte occidentale
Ehren Kruger, Eric Warren Singer, Christopher McQuarrie con Peter Craig e Justin Marks per Top Gun Maverick

Miglior fotografia: James Friend per Niente di nuovo sul fronte occidentale
Roger Deakins per Empire of light
Florian Hoffmeister per Tár
Darius Khondji per Bardo, la cronaca falsa di alcune verità
Mandy Walker per Elvis

Miglior montaggio: Paul Rogers per Everything everywhere all at once
Eddie Hamilton per Top Gun Maverick
Mikkel E.G. Nielsen per Gli spiriti dell’isola
Matt Villa and Jonathan Redmond per Elvis
Monika Willi per Tár

Miglior scenografia: Christian M. Goldbeck con Ernestine Hipper per Niente di nuovo sul fronte occidentale
Dylan Cole e Ben Procter con Vanessa Cole per Avatar: la via dell’acqua
Florencia Martin con Anthony Carlino per Babylon
Catherine Martin e Karen Murphy con Bev Dunn per Elvis
Rick Carter con Karen O’Hara per The Fabelmans

Migliori costumi: Ruth Carter per Black Panther: Wakanda forever
Jenny Beavan per La signora Harris va a Parigi
Shirley Kurata per Everything everywhere all at once
Catherine Martin per Elvis
Mary Zophres per Babylon

Miglior colonna sonora originale: Volker Bertelmann per Niente di nuovo sul fronte occidentale
Justin Hurwitz per Babylon
Son Lux per Everything everywhere all at once
John Williams per The Fabelmans
Carter Burwell per Gli spiriti dell’isola

Miglior canzone originale: Naatu Naatu di M.M. Keeravaani e Chandrabose da RRR
Applause di Diane Warren da Together Now (Tell it like a woman)
Hold My Hand di Lady Gaga e BloodPop da Top Gun Maverick
Lift Me Up
di Tems, Rihanna, Ryan Coogler e Ludwig Goransson da Black Panther: Wakanda forever
This Is A Life di Ryan Lott, David Byrne e Mitski da Everything everywhere all at once

Miglior trucco e acconciature: Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley per The whale
Naomi Donne, Mike Marino e Mike Fontaine per The Batman
Camille Friend e Joel Harlow per Black Panther: Wakanda forever
Mark Coulier, Jason Baird e Aldo Signoretti per Elvis
Heike Merker e Linda Eisenhamerová per Niente di nuovo sul fronte occidentale

Miglior sonoro: Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon, Mark Taylor per Top Gun Maverick
Julian Howarth, Gwendolyn Yates Whittle, Dick Bernstein, Christopher Boyes, Gary Summers, Michael Hedges per Avatar: la via dell’acqua
Stuart Wilson, William Files, Douglas Murray, Andy Nelson per The Batman
David Lee, Wayne Pashley, Andy Nelson, Michael Keller per Elvis
Viktor Prášil, Frank Kruse, Markus Stemler, Lars Ginzel, Stefan Korte per Niente di nuovo sul fronte occidentale

Migliori effetti speciali: Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon, Daniel Barrett per Avatar: la via dell’acqua
Dan Lemmon, Russell Earl, Anders Langlands, Dominic Tuohy per The Batman
Geoffrey Baumann, Craig Hammack, R. Christopher White, Dan Sudick per Black Panther: Wakanda forever
Frank Petzold, Viktor Müller, Markus Frank, Kamil Jafar per Niente di nuovo sul fronte occidentale
Ryan Tudhope, Seth Hill, Bryan Litson, Scott R. Fisher per Top Gun Maverick

Miglior film d’animazione: Guillermo del Toro’s Pinocchio (Guillermo del Toro, Mark Gustafson, Gary Ungar, Alex Bulkley)
Il gatto con gli stivali – L’ultimo desiderio (Joel Crawford and Mark Swift)
Marcel the shell (Dean Fleischer Camp, Elisabeth Holm, Andrew Goldman, Caroline Kaplan, Paul Mezey)
Il mostro dei mari (Chris Williams, Jed Schlanger)
Red (Domee Shi, Lindsey Collins)

Miglior cortometraggio d’animazione: Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo di Charlie Mackesy e Matthew Freud
The flying sailor di Amanda Forbis e Wendy Tilby
Ice merchants di João Gonzalez e Bruno Caetano
My year of dicks di Sara Gunnarsdóttir e Pamela Ribon
An ostrich told me the world is fake and i think i believe it di Lachlan Pendragon

Miglior film internazionale: Niente di nuovo sul fronte occidentale (Germania) di Edward Berger
Argentina, 1985 (Argentina) di Santiago Mitre
Close (Belgio) di Lukas Dhont
Eo (Polonia) di Jerzy Skolimowski
The quiet girl (Irlanda) di Colm Bairéad

Miglior documentario: Navalny (Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris)
All that breathes (Shaunak Sen, Aman Mann e Teddy Leifer)
Fire of love (Sara Dosa, Shane Boris e Ina Fichman)
A house made of splinters (Simon Lereng Wilmont e Monica Hellström)
Tutta la bellezza e il dolore (Laura Poitras, Howard Gertler, John Lyons, Nan Goldin e Yoni Golijov)

Miglior cortometraggio documentario: Raghu, il piccolo elefante (Kartiki Gonsalves e Guneet Monga)
Haulout (Evgenia Arbugaeva e Maxim Arbugaev)
How do you measure a year? (Jay Rosenblatt)
The Martha Mitchell effect (Anne Alvergue e Beth Levison)
Stranger at the gate (Joshua Seftel e Conall Jones)

Miglior cortometraggio: An irish goodbye di Tom Berkeley produttore Ross White
Ivalu di Anders Walter produttore Rebecca Pruzan
Le pupille di Alice Rohrwacher produttore Alfonso Cuarón
Night ride di Eirik Tveiten produttore Gaute Lid Larssen
The red suitcase di Cyrus Neshvad

Dettagli

Didascalie immagini

  1. Locandine dei dieci candidati a miglior film, meno uno
  2. I Daniels, Daniel Kwan e Daniel Scheinert, vincitori per la regia e per la sceneggiatura originale, oltre che come produttori del miglior film
  3. Jamie Lee Curtis pericolosa minaccia e l’eroina Michelle Yeoh in Everything everywhere all at once
  4. Ke Huy Quan miglior non protagonista e il montatore Paul Rogers, vincitori per il film dei Daniels
  5. Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger miglior film internazionale, scenografia, fotografia e colonna sonora
  6. Animazione: Pinocchio di Guillermo Del Toro per i lungometraggi, Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo di Charlie Mackesy & Matthew Freud per i cortometraggi
  7. Bryan Tyree Henry candidato non protagonista per Causeway / Austin Butler candidato protagonista per la sua interpretazione di Elvis
  8. The whale di Darren Aronofsky conquista due premi, su tre candidature, per l’interpretazione straordinaria di Brendan Fraser e per il trucco prostatico
  9. Alcune scene del sorprendente Everything everywhere all at once
  10. Sarah Polley miglior adattamento per il suo Women talking / Barry Keoghan straordinario candidato per Gli spiriti dell’isola / Antonio Banderas e Selma Hayek annunciano i candidati a miglior film internazionale
  11. Ruth Carter premiata per i costumi di Black Panther: Wakanda forever / La divina Angela Bassett candidata non protagonista / Raghu, il piccolo elefante diretto da Kartiki Gonsalves e prodotto da Guneet Monga è il miglior cortometraggio documentario
  12. L’asinella Jenny del film Gli spiriti dell’isola / Il gatto con gli stivali – l’ultimo desiderio candidato tra i lungometraggi d’animazione / Gli indiani M.M. Keeravaani e Chandrabose con le statuette alla miglior canzone Naatu Naatu dal film RRR
  13. I volti di alcuni tra i nomi famosi che ci hanno lasciato nell’ultimo anno
  14. …quando si è deciso di passare inosservati… / Avatar – la via dell’acqua conquista il premio agli effetti speciali

IN COPERTINA

I Daniels, al secolo Daniel Kwan e Daniel Scheinert, con il cast di Everything everywhere all at once sul palco a fine cerimonia