In una veste tristemente inedita si è svolta ieri sera la premiazione per l’assegnazione dei David di Donatello relativi alla stagione cinematografica 2019, che in ottemperanza alle disposizioni di Legge per il contenimento della pandemia ha visto presenti fisicamente soltanto il presentatore Carlo Conti e il presidente dell’Accademia Piera Detassis.
Anche senza pubblico in sala e con i candidati collegati a distanza da casa, si è voluto avesse luogo comunque la tradizionale serata del cinema italiano come segnale di speranza in una prossima ripresa delle attività di un settore attualmente immobile a tutti i livelli.

Un appello è stato rivolto alle istituzioni perché si dia sostegno a tutti quei lavoratori invisibili che operano dietro la macchina da presa, tutte quelle maestranze indispensabili cui paradossalmente ancora una volta non è stata data visibilità, perché soltanto attori e registi – volti noti – hanno avuto collegamento e possibilità di esprimersi. Forse si potrà rivedere il grande schermo nelle arene estive, ma il lavoro di produzione nel cinema è collettivo e incompatibile con le norme di distanziamento.

Una serata che proprio a causa della situazione particolare è scivolata via con poche emozioni. Il grande favorito della vigilia, Il traditore di Marco Bellocchio con diciotto candidature, si è confermato tale portando a casa sei premi tra i più importanti: miglior film, miglior regia, miglior attore Pierfrancesco Favino protagonista nel ruolo di Tommaso Buscetta, miglior attore non protagonista Luigi Lo Cascio, sceneggiatura originale e montaggio a Francesca Calvelli, moglie del regista.

A seguire nella contabilità dei premi, il Pinocchio di Matteo Garrone conquista cinque statuette su quindici candidature, riconoscimenti meritatissimi per la qualità tecnica dell’opera, alla scenografia di Dimitri Capuani, ai costumi di Massimo Cantini Parrini al quarto David di Donatello, allo straordinario trucco prostetico di Dalia Colli e Mark Coulier, alle acconciature di Francesco Pegoretti e agli effetti visivi di Theo Demeris e Rodolfo Migliari, tutti complici nel creare un mondo di fiaba.

Ma ci sono anche premi la cui assegnazione risulta discutibile, come il David al regista esordiente assegnato a Phaim Bhuiyan per il suo Bangla di cui è anche attore protagonista; al di là della simpatia e dell’originalità del tema che racconta i giovani di seconda generazione – nati in Italia da immigrati, hanno diritto alla cittadinanza italiana solo al compimento della maggiore età – il film risulta anche troppo leggero e gli avremmo preferito l’intensità drammatica del Sole di Carlo Sironi.

Analogo discorso per il David assegnato alla protagonista Jasmine Trinca per La dea fortuna di Ferzan Ozpetek, ferma restando l’indiscussa bravura di un’attrice che dall’esordio in La stanza del figlio di Nanni Moretti ha dato ottime prove di sé, la perplessità è sul film del cineasta turco che risulta una meccanica riproposizione di temi a lui cari, avremmo preferito veder assegnare il premio a Lunetta Savino per Rosa di Katja Colja, nel primo ruolo da protagonista su grande schermo della sua carriera.

Il David di Donatello dello Spettatore istituito lo scorso anno, assegnato al film italiano che abbia totalizzato il maggior numero di spettatori in sala, quest’anno è andato a Il primo Natale di Salvo Ficarra & Valentino Picone che ha richiamato al cinema 2.363.303 persone; commedia leggera in cui un ladro di preziosi oggetti religiosi e un sacerdote, interpretati dal duo comico, per uno scherzo del destino e loro malgrado sono catapultati in Palestina nei giorni della nascita di Gesù.

Nel corso della serata, oltre al tradizionale ‘In Memoria’ che rende omaggio alla gente di cinema che se n’è andata nell’ultimo anno e che ha ricevuto l’unico applauso (registrato) della trasmissione, sono stati ricordati Alberto Sordi e Federico Fellini, amici e sodali coetanei di cui nel 2020 ricorre il centenario della nascita, ed è stato assegnato un David di Donatello Speciale alla carriera a Franca Valeri, che il prossimo 31 luglio taglierà il traguardo dei cento anni.

A seguire vincitori e candidati della 65ª edizione del premio David di Donatello per l’anno 2019.

Miglior film: Il traditore (IBC Movie, Kavac Film con Rai Cinema)
Il primo re (Grøenlandia, Rai Cinema, Gapbusters, Roman Citizen)
La paranza dei bambini (Carlo Degli Esposti e Nicola Serra)
Martin Eden (Pietro Marcello, Beppe Caschetto, Thomas Ordonneau, Michael Weber, Viola Fügen, Rai Cinema)
Pinocchio (Archimede, Le Pacte, Rai Cinema)

Miglior regia: Marco Bellocchio per Il traditore
Matteo Rovere per Il primo re
Claudio Giovannesi per La paranza dei bambini
Pietro Marcello per Martin Eden
Matteo Garrone per Pinocchio

Migliore regista esordiente – Premio Gian Luigi Rondi: Phaim Bhuiyan per Bangla
Igort (Igor Tuveri) per 5 è il numero perfetto
Leonardo D’Agostini per Il campione
Marco D’Amore per L’immortale
Carlo Sironi per Sole

Migliore sceneggiatura originale: Marco Bellocchio, Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo per Il traditore
Phaim Bhuiyan e Vanessa Picciarelli per Bangla
Filippo Gravino, Francesca Manieri e Matteo Rovere per Il primo re
Gianni Romoli, Silvia Ranfagni, Ferzan Ozpetek per La dea fortuna
Valerio Mieli per Ricordi?

Migliore sceneggiatura non originale: Maurizio Braucci, Pietro Marcello per Martin Eden
Mario Martone, Ippolita Di Majo per Il sindaco del rione Sanità
Thomas Bidegain, Jean-Luc Fromental, Lorenzo Mattotti per La famosa invasione degli orsi in Sicilia
Maurizio Braucci, Claudio Giovannesi, Roberto Saviano per La paranza dei bambini
Matteo Garrone, Massimo Ceccherini per Pinocchio

Miglior produttore: Grøenlandia, Rai Cinema, Gapbusters, Roman Citizen per Il primo re
Domenico Procacci – Anna Maria Morelli (Tim Vision) per Bangla
IBC Movie, Kavac Film con Rai Cinema per Il traditore
Pietro Marcello, Beppe Caschetto, Thomas Ordonneau, Michael Weber, Viola Fügen, Rai Cinema per Martin Eden
Archimede, Le Pacte, Rai Cinema per Pinocchio

Migliore attrice protagonista: Jasmine Trinca per La dea fortuna
Valeria Bruni Tedeschi per I villeggianti
Isabella Ragonese per Mio fratello rincorre i dinosauri
Linda Caridi per Ricordi?
Lunetta Savino per Rosa
Valeria Golino per Tutto il mio folle amore

Miglior attore protagonista: Pierfrancesco Favino per Il traditore
Toni Servillo per 5 è il numero perfetto
Alessandro Borghi per Il primo re
Francesco Di Leva per Il sindaco del rione Sanità
Luca Marinelli per Martin Eden

Migliore attrice non protagonista:  Valeria Golino per 5 è il numero perfetto
Anna Ferzetti per Domani è un altro giorno
Tania Garribba per Il primo re
Maria Amato per Il traditore
Alida Baldari Calabria per Pinocchio

Miglior attore non protagonista: Luigi Lo Cascio per Il traditore
Carlo Buccirosso per 5 è il numero perfetto
Stefano Accorsi per Il campione
Fabrizio Ferracane per Il traditore
Roberto Benigni per Pinocchio

Miglior autore della fotografia: Daniele Ciprì per Il primo re
Vladan Radovic per Il traditore
Francesco Di Giacomo per Martin Eden
Nicolaj Brùel per Pinocchio
Daria D’Antonio per Ricordi?

Migliore musicista: L’orchestra di Piazza Vittorio per Il flauto magico di Piazza Vittorio
Andrea Farri per Il primo re
Nicola Piovani per Il traditore
Dario Marianelli per Pinocchio
Thom Yorke per Suspiria

Miglior canzone originale: Che vita meravigliosa di Antonio Diodato da La dea fortuna
Festa di Antonio Aiello e Shoshi Md Ziaul da Bangla
Rione Sanità di Ralph P da Il sindaco del rione Sanità
Un errore di distrazione di Dario Brunori da L’ospite
Suspirium di Thom Yorke da Suspiria

Migliore scenografo: Dimitri Capuani per Pinocchio
Nello Giorgetti per 5 è il numero perfetto
Tonino Zera per Il primo re
Andrea Castorina per Il traditore
Inbal Weinberg per Suspiria

Migliore costumista: Massimo Cantini Parrini per Pinocchio
Nicoletta Taranta per 5 è il numero perfetto
Valentina Taviani per Il primo re
Daria Calvelli per Il traditore
Andrea Cavalletto per Martin Eden

Miglior truccatore: Dalia Colli, Mark Coulier per Pinocchio
Andreina Becagli per 5 è il numero perfetto
Roberto Pastore, Andrea Leanza, Valentina Visintin, Lorenzo Tamburini per Il primo re
Dalia Colli, Lorenzo Tamburini per Il traditore
Fernanda Perez per Suspiria

Miglior acconciatore: Francesco Pegoretti per Pinocchio
Marzia Colomba per Il primo re
Alberta Giuliani per Il traditore
Daniela Tartari per Martin Eden
Manolo García per Suspiria

Migliore montatore: Francesca Calvelli per Il traditore
Gianni Vezzosi per Il primo re
Jacopo Quadri per Il sindaco del rione Sanità
Aline Hervé, Fabrizio Federico per Martin Eden
Marco Spoletini per Pinocchio

Miglior suono: Angelo Bonanni, Davide D’onofrio, Mirko Perri, Mauro Eusepi, Michele Mazzucco per Il primo re
Daniele Maraniello, Max Gobiet, Giuseppe D’amato, Francesco Albertelli, Marcos Molina Jaime per 5 è il numero perfetto
Gaetano Carito, Adriano Di Lorenzo, Pierpaolo Merafino, Lilio Rosato, Gianluca Basili, Francesco Tumminello per Il traditore
Denny De Angelis, Simone Panetta, Stefano Grosso, Michael Kaczmarek per Martin Eden
Maricetta Lombardo, Luca Novelli, Daniela Bassani, Stefano Grosso, Gianni Pallotto per Pinocchio

Migliori effetti visivi: Theo Demeris, Rodolfo Migliari per Pinocchio
Giuseppe Squillaci per 5 è il numero perfetto
Francesco Grisi, Gaia Bussolati per Il primo re
Rodolfo Migliari per Il traditore
Luca Saviotti per Suspiria

Miglior documentario: Selfie di Agostino Ferrente
Citizen Rosi di Didi Gnocchi e Carolina Rosi
Fellini fine mai di Eugenio Cappuccio
La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco
Se c’e’ un aldila’ sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari di Simone Isola e Fausto Trombetta

Miglior cortometraggio: Inverno di Giulio Mastromauro
Baradar di Beppe Tufarulo
Il nostro tempo di Veronica Spedicati
Mia sorella di Saverio Cappiello
Unfolded di Cristina Picchi

David Giovani: Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani
Il traditore di Marco Bellocchio
L’uomo del labirinto di Donato Carrisi
La dea fortuna di Ferzan Ozpetek
Martin Eden di Pietro Marcello

David dello Spettatore: Il primo Natale di Salvatore Ficarra & Valentino Picone

Miglior film straniero: Parasite di Bong Joon-ho
C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino
Green Book di Peter Farrelly
Joker di Todd Phillips
L’Ufficiale e la Spia di Roman Polanski

David di Donatello Speciale: Franca Valeri

Didascalie immagini

  1. Carlo Conti in uno studio vuoto / Piera Detassis annuncia il miglior film
  2. Le maestranze al lavoro sul set di Pinocchio, Il primo re e La paranza dei bambini
  3. Il traditore di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favino e il montaggio di Francesca Calvelli
  4. Le magiche atmosfere del Pinocchio di Matteo Garrone
  5. Phaim Bhuiyan regista esordiente con Bangla / I candidati / Sole di Carlo Sironi
  6. Jasmine Trinca attrice protagonista in La dea fortuna di Ferzan Ozpeteck
  7. David dello Spettatore a Il primo Natale di Salvo Ficarra & Valentino Picone
  8. Federico Fellini e Alberto Sordi / David Speciale a Franca Valeri
  9. In Memoria: alcuni scomparsi nell’ultimo anno
  10. In Memoria: alcuni scomparsi nell’ultimo anno
  11. Valeria Golino attrice non protagonista per 5 è il numero perfetto di Igort
  12. Luigi Lo Cascio attore non protagonista per Il traditore di Marco Bellocchio
  13. Francesco Di Leva candidato per Il sindaco del rione Sanità di Mario Martone e La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, due titoli che avrebbero meritato riconoscimenti
  14. Il primo re di Matteo Rovere, progetto coraggioso premiato con tre statuette / Pietro Marcello vincitore per la sceneggiatura non originale del suo Martin Eden
  15. L’appello alle istituzioni di tutti i lavoratori del cinema
  16. Marco Bellocchio al lavoro / Inverno di Giulio Mastromauro, miglior cortometraggio / Le ambite statuette

IN COPERTINA
Carlo Conti e Piera Detassis in un surreale studio vuoto