Un’interessante rassegna dedicata a Juan del Prete, protagonista dell’arte latinoamericana del Novecento, ci conduce nel viaggio di scoperta tra le bellezze d’Abruzzo a Vasto, sua città natale, che a trent’anni dalla scomparsa del maestro ha voluto rendere omaggio al precursore dell’arte astratta in Argentina, con un’esposizione che mette in mostra le opere donate dall’artista alla città nel 1977.
La mostra “Juan Del Prete. Libertà e Sperimentazione”, curata dalle storiche dell’arte Silvia Bosco e Sara Pizzi, propone i lavori realizzati dal maestro durante l’intero arco della carriera artistica, dagli anni ’20 agli anni ’70, allestiti con criterio cronologico quasi a formare un intreccio, ricco di rinvii e di linguaggi formali diversi e complementari tra loro come ad esempio la tecnica del collage di stoffe su tela, presente costantemente nella sua produzione.
1 juan del prete i tre ragazzi 1927
Opere dei periodi figurativi e non figurativi si alternano, passando dall’astrazione sino a giungere, tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, alla maturazione di un linguaggio informale
2 juan del prete composizione nucleare 1953
La rassegna aperta al pubblico fino al 31 dicembre 2017, nelle sale del Quarto della Marchesa di Palazzo D’Avalos, è un’occasione per conoscere da vicino l’eclettica produzione di Juan Del Prete, sperimentatore di materiali, stili e tecniche, e la sua vibrante vitalità espressa da magistrali esplosione di colore.
La reggia dei d’Avalos è uno straordinario esempio di architettura rinascimentale abruzzese della seconda metà del Cinquecento, oggi sede dei Musei Civici della città di Vasto.
3 juan del prete figura montata 1961
L’edificio si suppone sorgesse su preesistenti insediamenti medievali, ampliato nel 1427 per volere di Giacomo Caldora, condottiero e signore di Vasto, che commissionò la realizzazione di un palazzo di raffinata bellezza e pregio architettonico, definito “superbissimo” dallo stesso Flavio Biondo. Nel 1496 la città passa nelle mani dei d’Avalos, famiglia nobile spagnola proveniente dalla Castiglia giunta nella penisola italiana al seguito di re Alfonso I d’Aragona, che la manterranno per tre secoli assieme al marchesato di Pescara. Per la privilegiata posizione e l’affaccio sul mare l’edificio venne scelto come dimora cittadina, le ulteriori modifiche e migliorie apportate dai d’Avalos la trasformarono in una vera reggia, scelta tra l’altro come residenza favorita da Vittoria Colonna.
4 veduta di palazzo d avalos dai giardini napoletani
Purtroppo i saccheggi e le guerre nel corso dei secoli ne modificarono l’aspetto originale, facendo così perdere parte di eleganza e bellezza di uno degli esempi più raffinati di architettura rinascimentale dell’Italia meridionale.
La facciata di Palazzo d’Avalos sul lato orientale presenta due avancorpi loggiati simmetrici che sostengono due terrazzi, all’altezza del piano nobile, mentre sul lato meridionale, che affaccia sui giardini, si può ammirare l’edificio realizzato da Caldora, con la metà sinistra della facciata scandita da una cornice di coronamento ad arcatelle trilobate fra due finestre settecentesche e una bifora tardogotica.
5 bifora tardogotica
I Musei Civici di Palazzo d’Avalos sono integralmente visitabili a partire dal Museo Archeologico al pian terreno fondato nel 1849, uno dei più antichi d’Abruzzo, qui sono custoditi reperti archeologici dall’età del ferro al periodo frentano (dal IX al III sec a.C.), dalla fondazione e sviluppo della città romana di Histonium all’Altomedioevo.
6 sala del museo archeologico
All’interno del Museo, riallestito nel 1998 a seguito di interventi di restauro, si conservano corredi funebri delle necropoli del Tratturo e di Villalfonsina, bronzetti votivi dei santuari locali e il rarissimo esemplare di sarcofago bisomo di Publius Paquius Scaeva, per citarne alcuni.
Al pian terreno troviamo inoltre un suggestivo giardino napoletano di epoca barocca, suddiviso in quattro settori da un sistema di vialetti ortogonali coperti a pergolato su colonne in muratura e un raro modello di ninfeo abruzzese un tempo rivestito di conchiglie e madreperla.
7 museo palazzo d avalos giardino napoletano
La Pinacoteca, al piano nobile, propone un’antica collezione di opere del 1898, frutto della donazione da parte Giuseppe, Filippo, Nicola  e Francesco Paolo Palizzi e da alcuni privati, a cui se tempo si aggiunsero opere di Gabriele Smargiassi e Francesco Paolo Michetti. Dalla Pinacoteca ci accede al terrazzo panoramico che regala al visitatore uno degli affacci sull’Adriatico più suggestivi della costa abruzzese.
8 filippo palizzi il muletto pinacoteca
Un importante trait-d’union tra passato e presente è rappresentato dal Museo del Costume di Palazzo D’Avalos di Vasto istituito nel 2000. Preziosi abiti e corredi abruzzesi dagli inizi dell’800 ai primi del 900, corredati da una serie di acquerelli realizzati dall’illustratore Pier Canosa, raffiguranti i tradizionali costumi dei centri dell’Abruzzo.
9 sala delle selle d avalos
L’offerta museale si completa con la Collezione d’Arte Contemporanea Mediterrània, allestita al mezzanino, frutto della donazione di ottanta opere di quattro artisti italiani, Bonichi, Carmassi, De Stefano, Falconi e quattro spagnoli, Mensa, Orellana, Ortega e Quetglas da parte dei coniugi Paglione-Olivares alla città di Vasto.
10 galleria d arte contemporanea mediterrania
Un percorso espositivo ricco e completo dall’archeologia all’arte contemporanea quello offerto dai Musei Civici di Palazzo d’Avalos di Vasto, dove la storia di un territorio si racconta grazie alla generosità di chi, dal passato a oggi, ha desiderato donare alla propria terra il frutto del proprio talento, scrigno di creatività, grazia e bellezza, a memoria della storia e della cultura d’Abruzzo.

Dettagli

Orario

  • fino al 30 giugno tutti i giorni 10:30-12:30; 17:00-20:00
  • 1 luglio-31 agosto tutti i giorni 10:00-13:00; 18:00-23:00
  • 1-15 settembre tutti i giorni 10:30-12:30; 17:00-20:00
  • 16 settembre-31 dicembre
    mercoledì 10:30-12:30
    venerdì 16:00-19:00
    sabato, domenica e festivi 10:30-12:30; 16:00-19:00
  • 25 dicembre chiuso

Dove e quando

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Fino al: 20171231