Appena inaugurata la mostra “Le mura dell’Aquila”, ideata da Lucia Arbace e realizzata dal Polo Museale dell’Abruzzo, un progetto maturato dopo il ritrovamento, nella collezione di Maurizio Pace, di ben otto piante della città alcune rare e databili dal tardo Sedicesimo a Diciottesimo secolo, Inoltre, il fortuito incontro con un appassionato aquilano che ha realizzato con matita, gomma e inchiostro nero, dopo attenti studi su testi storici e sulla cartografia dell’Aquila, una serie di disegni delle mura come verosimilmente potevano apparire tra il 1622 e il 1680, riprodotti in una prospettiva orizzontale in un inedito scroll lungo oltre cinque metri.
Le mura dell’Aquila, cinque chilometri di cinta, una delle più grandi d’Italia. Un diaframma, un grembo, all’interno del quale è nata, cresciuta, morta e risorta la città che, dalle macerie, si è ancora una volta rialzata.
Mura, porte e torri appaiono merlate nel gonfalone di seta di Paolo Cardone, addobbate per il passaggio di Margherita d’Austria, protettive contro Fortebraccio, aperte al passaggio di re Carlo D’Angiò (ai vagiti del 1268), chiuse, poi riaperte, si presentano nella varie piante come elemento segnico di forte identità civile.
Un percorso non solo cartografico prevedendo anche un video con la ricostruzione 3D della cinta muraria, la stessa che si trova riprodotta in scala 1:1000 nel plastico collocato nell’atrio del museo,realizzato da Massimiliano Crea.
A latere sono previsti, ogni giovedì alle 17.30, approfondimenti e iniziative collaterali quali incontri e conferenze a cura delle istituzioni e associazioni cittadine. La mostra sarà visitabile fino al 29 marzo.
Didascalie immagini
- locandina evento
- una stampa con la cinta muraria
Dove e quando
Evento: MunDA – Museo Nazionale d’Abruzzo – Largo Tornimparte, 1 – L’Aquila
- Fino al: – 29 March, 2020