Ricostruire e capire la storia del nostro pianeta è un processo complesso e tortuoso, e altrettanto arduo è comunicare questa storia in modo chiaro, efficace e comprensibile ai più. Sono riusciti in questo intento gli autori e cartografi, sotto la guida di Christian Grataloup, del bellissimo Atlante Storico della Terra, uscito in Italia nel 2023 per L’ippocampo.

L’Atlante è un’opera completa che trasporta il lettore dalle origini della Terra al presente mostrando le interconnessioni infinite tra gli esseri viventi, tra gli esseri umani e l’ambiente, e come si influenzino a vicenda.

Un esempio lampante è il modo in cui viene trattata la storia dell’agricoltura e del suo impatto fondamentale sull’essere umano e dell’influenza di quest’ultimo sull’ambiente terrestre. Possiamo cogliere l’importanza della rivoluzione agricola del neolitico non come un evento inevitabile e sorto dal nulla, ma come conseguenza della domesticazione di piante ed animali (pp.168-169) avvenuta nei millenni precedenti, e riusciamo a cogliere in due poche tavole il progresso tecnologico dei mezzi agricoli nel tempo e come abbiano agevolato il lavoro umano (pp.190-191).

La forza dell’Atlante risiede nelle infografiche e mappe dettagliate che permettono letture stratificate di tematiche complesse. I lettori riescono quindi a cogliere la portata di un determinato fenomeno storico grazie ad un elaborato grafico (carta, infografica o combinazione delle due) per poi approfondire l’argomento cogliendo altri dettagli grafici ed informazione nel testo.

Un’altra caratteristica peculiare di quest’opera risiede nel trattamento della storia della scienza, ovvero la consapevolezza della costruzione nel tempo del sapere scientifico, dei dibattiti, e della costruzione del consenso tra scienziati. Tutto ciò viene trattato in tavole dedicate di due pagine, caratterizzate graficamente in modo diverso dalle altre pagine dell’opera, in cui il lettore può, ad esempio, cogliere l’emergere della teoria Darwiniana della selezione naturale in contrasto con le teorie di Lamarck e l’opposizione al creazionismo (ed il suo recente riemergere in determinate società umane).

L’influenza umana sulla Terra è cresciuta sempre di più negli ultimi tre secoli, e proprio questo tema diventa centrale negli ultimi tre capitoli del libro che analizzano rispettivamente, l’emergere della globalizzazione delle risorse, l’uso dei combustibili fossili e la situazione attuale di crisi climatica e saturazione del Pianeta. Concludendo in questo modo, gli autori mettono in una prospettiva storica l’impatto umano sul clima evidenziandone portata e gravità: i cambiamenti climatici sono sempre avvenuti, ma su scale temporali estremamente più lunghe (centinaia di milioni di anni) e non pochi secoli. Questa consapevolezza è imprescindibile per affrontare i problemi del presente, e libri come l’Atlante Storico della Terra intervengono direttamente per rispondere a questo problema.

Dettagli

L’Atlante storico della Terra,
di Christian Grataloup,
334 pagine,
Ippocampo Edizioni

Didascalie immagini

  1. Le sorti della Terra, tavole 29-29
  2. Il sistema oceanico, tavole 68-69
  3. La domesticazione del mondo vegetale, tavole 158-159 (ed. francese)
  4. L’ordine degli umani, tavole 122-123 (ed. francese)
  5. Creazionismo ed evoluzionismo, tavole 96-97
  6. Il pianeta saturo, tavole 282-283

In prima pagina:
Copertina del volume